Le abitudini di pagamento dei settori energivori italiani

Con l’approvazione in via definitiva del Decreto Energia viene rivisto il regime di aiuti a favore delle imprese energivore: a partire dal 1° gennaio 2024 cambia il meccanismo di accesso alle agevolazioni riconosciute a favore delle imprese a forte consumo energetico.

Cosa prevede il Decreto Energia?

In base al Decreto Energia, infatti, a decorrere dal 2024 potranno accedere alle agevolazioni energivori le imprese che, nell’anno precedente alla domanda di concessione delle agevolazioni, hanno realizzato un consumo annuo di energia elettrica non inferiore a 1 GWh e che rispettano una serie di requisiti, fra cui il fatto di non trovarsi in difficoltà economica.

In un periodo in cui tanto si parla di rincari energetici, di fine del mercato tutelato e di incentivi alle aziende energivore, abbiamo voluto andare ad analizzare le abitudini di pagamento delle imprese ad alto consumo energetico.

Abitudini di pagamento virtuose per le imprese energivore

In Italia, a settembre 2023 i pagatori puntuali rappresentano il 41,1% del totale, mentre i pagamenti con oltre 30 giorni di ritardo raggiungono il 9,4%.

Rispetto al dato medio italiano, ci sono dei settori particolarmente energivori che registrano una percentuale di pagatori puntuali superiore al dato italiano. Parliamo dei seguenti comparti:

• Industria della carta (pagamenti puntuali per il 47,4%);
• Acciaio (pagamenti puntuali per il 46,4%);
• Siderurgia (pagamenti puntuali per il 46%);
• Industria della ceramica (pagamenti puntuali per il 42,4%);
• Industrie chimiche (pagamenti puntuali per il 42,3%);

Un’affidabilità che fra l’altro è in crescita nel Q3 2023 rispetto a fine 2022 (tranne nel caso dell’Acciaio, passato dal 48,6% del 2022 al 46,4% del Q3 2023).

Non solo, questi settori performano meglio della media italiana (9,4%) anche se si considerano i ritardi oltre i 30 giorni:

• Industria della carta 2,9%
• Acciaio 4,6%
• Siderurgia 4,4%
• Industria della ceramica 6,9%
• Industrie chimiche 4,1%

E anche in questo caso il trend è positivo se si considera che i ritardi gravi sono in diminuzione nel Q3 rispetto al 2022 in tutti i settori sopra citati, tranne nell’Industria della ceramica dove il risultato è stabile. In particolare, a registrare una forte riduzione dei ritardi oltre 30 giorni è l’Industria della carta (-11,8%).

Tali riduzioni sono ancora più consistenti se si considera il 2020, anno dell’emergenza pandemica, nel caso dell’Industria della carta (-50,0%) e della Siderurgia (-28,1%).

Alimentare, Ristorazione, GD/DO: puntualità inferiore alla media del Paese

Discorso completamente diverso va fatto invece per i settori food ad alto consumo energetico, come l’Industria alimentare, la Ristorazione, la Grande Distribuzione e Distribuzione Organizzata.

In questo caso ci troviamo di fronte a settori dove la puntualità nei pagamenti è decisamente più bassa e i ritardi gravi più frequenti.

In particolare, i pagatori puntuali nel Q3 2023 sono così distribuiti:

• Industria alimentare 26,4%
• GD/DO 19,6%
• Ristorazione 18,7%

In leggera diminuzione rispetto al 2023 per tutti e tre i comparti. Mentre se si considerano i ritardi gravi le percentuali diventano:

• Industria alimentare 12,2%
• GD/DO 12,1%
• Ristorazione 19,4%

In aumento rispetto al 2022, tranne nel caso della GD/DO dove si è registrata una flessione dei grandi ritardatari, passati dal 12,5% al 12,1%.

L’Industria alimentare invece vede aumentare i ritardi oltre 30 giorni del +6,7% rispetto all’ultimo trimestre del 2022.

Se si considera il 2020, però, la Ristorazione vede una diminuzione nei ritardi di ben il -39,5%. Del resto, le restrizioni messe in atto per il contenimento della diffusione della pandemia avevano fortemente compromesso l’attività di ristorazione, per cui va sottolineata la capacità delle aziende del comparto di ridurre i ritardi una volta superata l’emergenza.

I tempi medi di pagamento nei settori energivori

Nel settore energivoro il comparto che in media paga in meno giorni è la Ristorazione, mentre quello con periodi di attesa più lunghi è l’Industria della ceramica.

Nello specifico, mediamente i tempi di pagamento per settore sono:

• Ristorazione 55 giorni
• Industria della carta e GD/DO 67 giorni
• Acciaio 70 giorni
• Industria alimentare 71 giorni
• Siderurgia 82 giorni
• Industrie chimiche 91 giorni
• Industria della ceramica 94 giorni

Considerando che, in media, il tempo intercorrente fra la data di ricevimento della fattura e la data di pagamento in Italia si attesta a 71 giorni, si può notare come i comparti industriali, pur più puntuali, presentino tempi di pagamento più lunghi. Di contro Ristorazione e GDO, che non brillano per numero di pagatori puntuali, presentano tempi medi di pagamento più rapidi.

Cosa aspettarsi nel futuro? L’aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi energetici si sono fatti sentire e continueranno a pesare sui margini, ma non c’è dubbio che siamo comunque di fronte a realtà capaci di fronteggiare e superare anche periodi complessi come quelli che stiamo attraversando.