Presenze turistiche in Italia: i viaggiatori stranieri mettono le ali all’economia del Paese

In base all’indagine Assoturismo Confersercenti,  realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, nell’estate 2024 oltre un turista su due (55%) è straniero.

Nello specifico, secondo i dati raccolti, le strutture ricettive italiane nel trimestre estivo attendono l'arrivo di circa 26,3 milioni di turisti stranieri, per un totale di 105 milioni di pernottamenti (+2,6 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2023).

A trainare il turismo straniero nell’estate 2024 saranno in particolare tedeschi, francesi, svizzeri, olandesi, polacchi, austriaci e belgi, fra i Paesi europei. Mentre tra i mercati extraeuropei, sono previsti in aumento i viaggiatori statunitensi e brasiliani. Stabili gli arrivi dal Canada e dalla Scandinavia. In leggero calo Cina, Giappone, India e Spagna.

La spesa dei viaggiatori stranieri aumenta rispetto al 2023

Con questi numeri non sorprende che la spesa dei viaggiatori d’oltre confine rappresenti una voce molto importante per la bilancia commerciale italiana e non solo quest’anno.

Guardando alle entrate economiche, in base all’indagine sul turismo internazionale di Banca d’Italia , nel 2023 la spesa nominale complessiva dei viaggiatori stranieri in Italia è aumentata del 16,8%, raggiungendo i 51,7 miliardi.

Un risultato a cui ha contribuito soprattutto l’incremento del numero delle presenze, nonostante gli arrivi siano ancora inferiori a quelli del 2019 (-11%).

Da notare poi che le entrate legate ai viaggi per vacanza sono cresciute di oltre il 20% rispetto al 2022. A influire sull’incremento sono state in particolare le entrate per vacanze culturali e in città d’arte (+40%), confermandosi come la tipologia preferita dai turisti stranieri, mentre quelle per vacanze al mare sono rimaste sostanzialmente stabili e quelle per vacanze in montagna sono diminuite.

Le spese per alloggio hanno rappresentato il 44% del totale, seguite da quelle per la ristorazione (22%) e per lo shopping (16%). 

Degno di nota, infine, il fatto che secondo i dati provvisori sul turismo internazionale di fonte UN Tourism , a livello globale, nel 2023 l’Italia è il quinto Paese al mondo per entrate turistiche, con una quota del 3,7% sul totale, dietro a Stati Uniti, Spagna, Regno Unito, Francia. 

L’importanza di rivolgere lo sguardo oltre l’Italia

Questi numeri non sorprendono se si considera il grande fascino, non solo paesaggistico, che il Made in Italy esercita sul resto del mondo.

Per questo non limitarsi a considerare il mercato italiano come unico sbocco per proprio business è una scelta che permette di ampliare le opportunità e diversificare il rischio aziendale.

In ottica di sviluppo delle proprie vendite, CRIBIS può rappresentare un prezioso alleato per chiunque voglia mettere a punto delle strategie di crescita all’estero, oltre che in Italia, basando le proprie scelte su dati di valore relativi a target di clientela e mercati d’interesse.

Quando si hanno le giuste informazioni per strutturare strategie efficaci diventa più facile.