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Birra italiana: battuta d’arresto causa Covid dopo anni di crescita, ma il bicchiere resta “mezzo pieno”

Birra Artigianale

Nell’ultimo anno il settore della birra italiana ha subito una battuta d’arresto per il Covid, ma già si può guardare in positivo al futuro.

È una delle bevande più amate nei mesi estivi e non solo: la birra ha visto crescere i suoi estimatori di anno in anno e sono sempre più numerosi gli appassionati che vanno alla ricerca di birre artigianali prodotte da microbirrifici in continua crescita. Il 2019 è stato un anno record per i consumi di birra, sfortunatamente poi anche su questo settore la pandemia ha fatto sentire i suoi effetti.

Secondo l’ultimo report di AssoBirra, il valore generato dalla birra in Italia ammonta a 9,5 miliardi (dato 2019) di euro l’anno, per una filiera distribuita sul territorio che conta circa 1000 imprese, che generano lavoro per circa 144.000 persone. Nel tempo la reputazione della birra in Italia è aumentata, tanto che nel 2020 è risultata fra le più alte in Europa, conquistando il terzo posto, dopo Polonia e Romania.

Quanto alle abitudini di consumo, il periodo tra maggio e agosto resta quello con la maggiore percentuale di consumo, rappresentando ben il 48%. Le birre preferite dagli italiani sono le Lager con l’85% mentre le speciali crescono nel gradimento attestandosi al 14,5%.

LA PRODUZIONE DI BIRRA DA NORD A SUD

In base all’analisi Cribis, la ripartizione geografica per quanto concerne le aziende italiane legate alla produzione di birra vede il Sud e le Isole detenere complessivamente il 36,1%, seguono il Nord Ovest con il 26,4%, il Nord Est con il 19,7% e il Centro con il 17,8%.

Fra le regioni svetta la Lombardia (13,8%), seguita da Piemonte (8,8%), Veneto e Sicilia (7,5%).

 

 

Nel 2020 – a causa delle chiusure per contenere i contagi - dopo anni di crescita il consumo di birra ha registrato un calo dell’11,4% e la produzione dell’8,4% (passando da 17.288.000 ettolitri a 15.829.000). Una battuta d’arresto non da poco se si pensa che negli ultimi 10 anni la produzione aveva visto aumentare i volumi del 35%. A soffrire di più è stato il comparto delle birre artigianali, un settore composto in gran parte da realtà imprenditoriali giovanili di piccole dimensioni, che prima della crisi contava più di 850 produttori da Nord a Sud. Anche l’export, dopo anni di crescita ha visto un calo del 4,8%, mentre l’import è diminuito del 15%. Il mancato introito riguarda i consumi “fuori casa”, ovvero presso bar, locali e ristoranti, interessati dalle restrizioni anti Covid che inevitabilmente hanno pesato sul fatturato del settore che invece negli ultimi anni, come evidenziano i dati Cribis, aveva registrato un balzo passando da 646.426.848 euro nel 2017 a 1.594.402.411 nel 2019.

 

EFFETTI SUL LAVORO PER LE AZIENDE PRODUTTRICI DI BIRRA

La pandemia ha fatto sentire i suoi effetti anche sul fronte del lavoro: se le persone impiegate nelle aziende che producono birra nel 2019 erano 3.814 (in netta crescita rispetto ai 3.660 del 2018), nel 2020 scendono a 3.715 (dati Cribis).

E ora? Adesso non resta che guardare avanti. I segni di una ripresa nel 2021 ci sono e la birra italiana può avere un ruolo trainante per l’economia del Paese. Mai come in questo caso è importante vedere il “bicchiere mezzo pieno”, oltre ovviamente a rimboccarsi le maniche, confidando in un valido aiuto da parte dello Stato: solo facendo sistema e tutelando anche le aziende più piccole, portabandiera del made in Italy, ci si potrà lasciare alle spalle la crisi dovuta alla pandemia.

 

Niccolò Zuffetti, Marketing Manager CRIBIS

 

Niccolò Zuffetti Def
L'AUTORE
Niccolò Zuffetti

Marketing Manager, CRIBIS

Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.

Marketing Manager, CRIBIS

Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.

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