Gestione Crediti Commerciali
Cessione del Credito: agevolazioni e vantaggi per le imprese
Quali sono le agevolazioni in merito alla cessione del credito previste dal Decreto-legge: gli ultimi aggiornamenti e i vantaggi per le imprese.
Molto spesso le imprese devono affrontare l’annoso problema del mancato incasso dei crediti commerciali a causa di clienti che si sono rivelati inadempienti. In questi casi, se ci sono crediti per i quali si protrae un inadempimento superiore a 90 giorni dalla data da cui sono dovuti, si può parlare di crediti deteriorati. A talune condizioni questi crediti possono anche essere considerati inesigibili, essendoci un’alta probabilità che non possano essere più riscossi in alcun modo.
Per cercare di minimizzare l’impatto negativo sul bilancio, sempre più imprese scelgono di usufruire delle agevolazioni introdotte dalle misure a sostegno della liquidità che si servono dello strumento di cessione dei crediti deteriorati.
La cessione del credito si sostanzia in un accordo con cui il creditore titolare (cedente) trasferisce ad un soggetto terzo (cessionario) il suo credito che lo acquista ad un determinato prezzo; si tratta di un istituto giuridico la cui relativa disciplina è normata dall’art.1260 del Codice Civile italiano.
IL «DECRETO CURA ITALIA»: LA TRASFORMAZIONE DEL CREDITO DETERIORATO IN CREDITO D’IMPOSTA
Tra le diverse misure messe in campo dal Governo per affrontare l’emergenza sanitaria legata alla pandemia, divenuta poi emergenza economica, troviamo il «Decreto Cura Italia» (D.L. 17 marzo 2020, n.18) che apporta alcune interessanti novità e rende ancora più vantaggiosa la cessione del credito pro soluto. All’art. 55 la norma prevede misure in favore delle società che intendono cedere a titolo oneroso i crediti deteriorati, vantati nei confronti di debitori inadempienti che non hanno saldato il pagamento allo scadere dei 90 giorni.
Grazie a questa previsione normativa, per le aziende è possibile trasformare in credito d’imposta una quota di attività per imposte anticipate (DTA) derivate da perdite fiscali ed eccedenze ACE, per un ammontare da calcolare in proporzione al valore dei crediti deteriorati. Detraendo l’incidenza di un’imposta dall’importo del credito prescritto o irrecuperabile è possibile alleggerisce il carico fiscale.
I crediti di imposta derivati dalla conversione delle DTA possono essere utilizzati in compensazione e senza limiti di importo per il pagamento di imposte, contributi previdenziali e ritenute, oppure ceduti a terzi o a società dello stesso gruppo oppure ancora chiesti a rimborso.
La norma non prevede delle limitazioni di settore o categoria; il beneficio può essere prodotto per società industriali, bancarie o finanziarie, con l’unico limite di esclusione per le società in stato di dissesto o insolvenza.
La finalità principale di questa disposizione è quella di incentivare la cessione del credito deteriorato accumulato al fine di sostenere nell’immediato banche ed imprese sotto il profilo della liquidità.
LA PROROGA DEI TERMINI GRAZIE AL «DECRETO SOSTEGNI BIS»
I termini per poter usufruire delle agevolazioni del Decreto Cura Italia sulla cessione del credito inesigibile, dapprima fissati per il 31 dicembre 2020, sono stati prorogati dal «Decreto sostegni bis», (D.L. 25 maggio 2021, n. 73) che li ha scadenzati al 31 dicembre 2021, estendendo gli incentivi per un ulteriore anno.
Ogni società italiana indipendentemente dalla sua natura giuridica può ricorrere, entro i termini prestabiliti, alla cessione agevolata, purchè abbia dei crediti inesigibili in bilancio ed un utile capiente per poter dedurre le perdite dovute alla cessione. I crediti deteriorati protagonisti dell’incentivo possono essere sia di natura commerciale che di finanziamento, la loro cessione impatta sul bilancio dell’anno sul quale è stata operata, salvo il riporto delle perdite in successivi esercizi, e pertanto non può avere effetti retroattivi.
I VANTAGGI PER LE IMPRESE
Per beneficiare degli incentivi dati dalla cessione del credito inesigibile ci si può avvalere del supporto operativo di società qualificate in grado di fornire soluzioni affidabili ed efficaci per ogni esigenza. Le aziende che decidono di usufruire della cessione possono riscontrare vantaggi immediati riconducibili a tre differenti aree. Per quanto riguarda i vantaggi fiscali, la cessione genera un immediato risparmio grazie alla trasformazione dei crediti non incassabili in perdite fiscalmente deducibili per l’esercizio in cui si effettua l’operazione. I vantaggi giuridici riguardano la possibilità di redigere un bilancio più trasparente secondo quanto previsto dalla legge, migliorando la posizione finanziaria dell’azienda e incrementando l’affidabilità percepita dall’esterno. I vantaggi economici consistono, invece, in un risparmio dei costi di gestione del credito in sofferenza e non usufruibile, beneficio che consente di non dissipare risorse in azioni di recupero stragiudiziali o giudiziali.
Roberto Alverdi, Senior Channel Manager Collection b2b, CRIBIS.
L'AUTORE
Roberto Alverdi
Senior Channel Manager Collection b2b, CRIBIS
Dopo una esperienza trentennale con funzioni di Regional Sales Manager nel mercato delle Business Information e del Marketing, da oltre 10 anni ricopre il ruolo di Senior Channel Manager per il canale Credit Collection B2B di CRIBIS.
In questi anni ha contribuito alla crescita del canale, guidando la rete commerciale verso una nuova proposizione di valore che risponda alle mutate e complesse esigenze del mercato.
Senior Channel Manager Collection b2b, CRIBIS
Dopo una esperienza trentennale con funzioni di Regional Sales Manager nel mercato delle Business Information e del Marketing, da oltre 10 anni ricopre il ruolo di Senior Channel Manager per il canale Credit Collection B2B di CRIBIS.
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