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Cinema, teatri, palestre, piscine: tutti i numeri di una ripresa in salita

Cinema

Un quadro dettagliato sui dati che mostrano quanto duramente l’emergenza Coronavirus abbia colpito il settore dello spettacolo e dello sport.

Con il nuovo Decreto approvato il 21 aprile 2021 dal Consiglio dei Ministri, da lunedì 26 aprile nelle regioni in zona gialla possono finalmente ripartire molte attività pesantemente penalizzate dalle restrizioni per il contrasto della diffusione del Coronavirus, come quelle legate allo spettacolo, all’intrattenimento, alla cultura e allo sport. In zona gialla, infatti aprono al pubblico cinema, teatri, sale concerto, musei, gallerie, parchi archeologici e mostre.

RIAPERTURE NEL MONDO DELLO SPETTACOLO

Con la riapertura di cinema, teatri, la possibilità di partecipare a concerti ed eventi, il mondo dello spettacolo riparte dopo un’emergenza sanitaria che si è abbattuta sul settore in modo devastante. Dall’analisi dei cali medi condotta dai ricercatori del gruppo ASK dell’Università Bocconi di Milano, sulla base dei dati forniti dall’Osservatorio dello Spettacolo SIAE emerge una contrazione del 69% nel numero di spettacoli, del 72% degli ingressi, del 77% dei ricavi al botteghino e del 76% della spesa del pubblico.

Il settore dell'attività concertistica è stato quello che in assoluto ha sofferto più di tutti le norme anti Covid, facendo registrare le peggiori performance per gli ingressi (-82,88%) e per la spesa al botteghino (-89,13%). Neanche l’attività cinematografica è riuscita a contenere le perdite: gli ingressi si sono ridotti del 70,98%, le presenze sono diminuite dell'82,18%, la spesa al botteghino ha registrato un calo del 71,62% e la spesa del pubblico ha perso il 73,21%.

Pesantemente compromessa l’attività teatrale: il numero degli spettacoli è diminuito del 64,81%, gli ingressi si sono ridotti del 70,41%, gli indicatori economici hanno registrato -77,78% per la spesa al botteghino e -76,47% per la spesa del pubblico. In linea con gli altri comparti è stata la perdita registrata dal settore delle fiere e delle mostre culturali, i cui ingressi sono diminuiti rispettivamente dell’83% e del 72%.

SPORT: RIAPERTURE IN PALESTRE E PISCINE

La crisi provocata dalla pandemia ha colpito anche lo sport per via della sospensione di eventi e competizioni e la successiva ripresa graduale delle attività, quasi sempre senza la presenza del pubblico. Gli ingressi si sono ridotti del 77% mentre la spesa al botteghino è diminuita dell’84%. In negativo anche i dati dell’attività di ballo e trattenimenti musicali: complessivamente -71,36% per il numero degli spettacoli, -72,53% per le presenze e -73,94% per la spesa del pubblico.

E a proposito di sport, dal 15 maggio in zona gialla sarà possibile accedere alle piscine all’aperto, dal primo giugno allenarsi nelle palestre e partecipare a eventi e competizioni di livello agonistico di sport individuali e di squadra. Dal primo luglio via libera anche a centri termali, parchi tematici e di divertimento. Anche queste attività risultano provate dall’effetto Covid mentre fino al 2019 il fitness è stato un settore decisamente florido e promettente.

Secondo dati Istat e Coni, in Italia sono circa 18 milioni le persone che ogni anno fanno o rinnovano la tessera di palestra, centro sportivo o piscina. Un numero importante di utenti che si è scontrato con le chiusure imposte dai vari decreti che hanno provocato dal primo lockdown ad aprile 2021, secondo Anif (Associazione nazionale impianti sport&fitness) per i circa 100 mila centri sportivi italiani una perdita di 12,5 miliardi di euro. Ammontare che dà il polso dei danni economici provocati dalla pandemia.

Analizzando il periodo pre-Covid, in base all’elaborazione di Cribis, il fatturato delle sole palestre aveva registrato un graduale e costante aumento passando da 527.583.714 euro nel 2017, a 621.491.654 euro nel 2018 per arrivare a 695.168.503 euro nel 2019. Allo stesso modo il numero delle palestre attive era passato da 3814 nel 2018, a 4240 nel 2019 e infine a 4541 nel 2020. Ma un primo segno di rallentamento si registra guardando al numero di nuove palestre aperte nel corso degli anni: se nel 2018 erano 373 in più rispetto all’anno precedente e nel 2018 crescevano ulteriormente di 426 unità, ecco che nel 2020 aumentavano “soltanto” di 301.

A risentire maggiormente dello stallo del settore sono le regioni con maggiore concentrazione di palestre: Lombardia in primis (dove si trovano il 20,91% delle palestre italiane), che stacca nettamente il Veneto (9,78%) e il Lazio (9,12%), mentre a contendersi il primato di province con più palestre sono Milano (con il 7,8% del totale) e Roma (7,1%).

UNA RIPRESA NECESSARIA ALL'INSEGNA DEL RISPETTO DELLE REGOLE

L’industria dello sport, della cultura e dell’intrattenimento è pronta a ripartire. Una ripartenza necessaria, ma che si preannuncia complicata, basti pensare che per accogliere clienti e iscritti, le strutture dovranno seguire rigide linee guida e i protocolli basati su distanziamento, numero chiuso, sanificazione regolare delle superfici, rilevazione della temperatura all'ingresso. Non sarà semplice, ma con il procedere della campagna vaccinale e un’adeguata strategia a livello centrale, rialzarsi sarà possibile. Si tratta di una vera e propria prova di forza e resistenza dove non si può fallire.

 

Niccolò Zuffetti, Marketing Manager CRIBIS

Niccolò Zuffetti 2
L'AUTORE
Niccolò Zuffetti

Marketing Manager, CRIBIS

Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.

Marketing Manager, CRIBIS

Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.

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