Gestione Crediti Commerciali
Crisi di liquidità: in aumento le richieste di credito da parte delle imprese
Scopri com'è cambiato lo scenario economico durante la pandemia: la crisi di liquidità ha portato a un aumento delle imprese che richiedono credito.
Come abbiamo raccontato nell’ultima edizione dello Studio Pagamenti, sulla scorta dei dati raccolti da CRIBIS e dai suoi partner, la pandemia ha avuto un impatto decisivo sui tempi di pagamento delle imprese in tutto il mondo, dall’Europa alla Cina.
Uno dei motivi per cui le aziende faticano a pagare i propri fornitori in tempo è legato alla mancanza di liquidità. Per venire in soccorso alle imprese, lo scorso anno, infatti, il governo ha varato alcune manovre con il preciso obiettivo di iniettare contante nelle casse delle imprese.
Ciò non basta: secondo le ultime analisi di EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF, nel Q1 del 2021 la propensione delle imprese a rivolgersi a istituti finanziari è aumentata quasi del 29% rispetto allo stesso periodo nel 2020.
Naturalmente il dato odierno sulle richieste di credito tiene in considerazione un tessuto economico nel quale molte imprese, anche prima della pandemia, erano già in situazioni precarie da un punto di vista di liquidità. Le difficoltà sono poi state acuite dalla pandemia, la quale ha colpito molto duramente le aziende che avevano precedenti difficoltà a pagare, mentre alcune aziende italiane sono addirittura migliorate dal punto di vista della puntualità dei pagamenti.
RICHIESTE DI CREDITO: LE SOCIETÀ DI CAPITALI CRESCONO DEL 34%
Fra il Q1 e il Q3 del 2020, l’aumento maggiore di richieste di credito, in proporzione, era stato da parte delle ditte individuali, mentre nel primo trimestre del 2021 sono le società di capitali a detenere il primato.
Le ditte individuali, infatti, registrano un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo nel 2020, laddove le richieste di credito da parte di Società di capitali schizzano fino al +34%.
Il 38% delle richieste totali proviene dal settore dei servizi, poi troviamo a 36,6% l’industria e infine il commercio al dettaglio (14,5%) e il commercio all’ingrosso (10,9%).
Queste cifre ci suggeriscono come la pandemia abbia colpito i settori in modo diverso, per esempio mettendo in ginocchio il settore turistico per le chiusure e la difficoltà di viaggiare, mentre è migliorato il settore farmaceutico.
Se da un lato la campagna vaccinale sta entrando nel vivo e quindi si intravedono i primi segnali di possibile ripartenza e luce in fondo al tunnel, dall’altro è vero che molti settori e attività non torneranno ai livelli pre-pandemia fino al 2022. Perciò, anche nel corso di quest’anno per le imprese sarà cruciale reperire danaro per coprire le perdite di fatturato, i costi fissi e saldare i propri conti con i fornitori.
L’IMPORTO MEDIO RICHIESTO CRESCE DI OLTE IL 60%, IN ALCUNE REGIONI DI OLTRE IL 90%
Rispetto all’ultima analisi del Barometro CRIF si registra un grande aumento dell’importo medio richiesto (+61,9%), il quale nel primo trimestre dell’anno si è attestato a 111.997 euro.
Il dato CRIF mostra come le imprese individuali – vera e propria spina dorsale del tessuto economico nazionale – abbiano richiesto credito per un importo medio pari a più di 41 mila euro (41,665), il 44,5% in più rispetto allo stesso periodo nel 2020.
Mentre per le società di capitali, l’importo medio richiesto è di 150.212 euro, il 60,5% in più rispetto allo stesso periodo l’anno precedente, con oltre la metà delle richieste che presenta un importo superiore ai 20.000 euro.
A livello regionale, nel Q1 del 2021 aumentano particolarmente le richieste del credito in Sicilia (+47,8%) e Campania (+44,2%). Nelle Marche (+6%) e in Toscana (+11,4%) gli aumenti sono invece decisamente più contenuti.
Da segnalare inoltre anche l’incremento dell’importo medio richiesto registrato in Molise (+94,6%) e in Liguria (+72,3%).
Questi dati sono ancora una volta una dimostrazione di come le imprese non possano funzionare senza liquidità e di come il successo di un’azienda dipenda anche dai suoi partner commerciali e da una filiera sana in cui i tempi di pagamento sono puntuali.
Matteo Nori, Operations Manager Cribis
L'AUTORE
Matteo Nori
Operations Manager, CRIBIS
Operations Manager, CRIBIS
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