Data Protection Day: tendenze nel settore informatico italiano fra privacy e cybersecurity

Il 28 gennaio si celebra la Giornata della protezione dei dati personali - o Data Protection Day -, una ricorrenza istituita nel 2006 che cade nella data dell’anniversario in cui la convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei dati, nota come Convenzione 108, è stata aperta alla firma. Una ricorrenza che si celebra anche di fuori dell’Europa come Giornata della privacy.

In questa occasione non mancano le iniziative volte alla sensibilizzazione delle persone sulla tutela del trattamento dei propri dati personali e sul diritto alla privacy.

Italia al secondo posto in UE per numero di violazioni delle norme sulla privacy

Una questione, quella della privacy, particolarmente importante e complessa, basti pensare che in base al GDPR Report di Proxirack, pubblicato nell’estate del 2023, sono 265 le multe comminate in Italia alle aziende per violazione delle norme sulla privacy contenute nel GDPR, il regolamento generale sulla protezione dei dati approvato dall'Unione europea nel 2018.

Un dato che posiziona l’Italia al secondo posto per numero di sanzioni in Europa, dopo la Spagna dove le autorità hanno emesso ben 651 multe. Dietro l'Italia ci sono la Germania con 148 sanzioni e la Romania con 144.

I rischi informatici minacciano i dati personali (e non solo)

Le cinque violazioni della privacy che vengono maggiormente sanzionate, sempre in base al report di Proxyrack, sono:

• Basi legali insufficienti per il trattamento dei dati
• Non conformità ai principi generali di trattamento dei dati
• Misure tecniche e organizzative non sufficienti per garantire la sicurezza delle informazioni
• Insufficiente adempimento dei diritti del soggetto in materia di dati
• Inadempienza degli obblighi informativi

In una società iperconnessa come la nostra, a minacciare la nostra privacy sono principalmente i rischi informatici. Per questo la cybersecurity è e sarà sempre più cruciale.

Settore informatico: fatturato e dipendenti in costante aumento

Il Data Protection Day e le considerazioni appena fatte sui rischi informatici sono l’occasione per andare ad analizzare, attraverso la piattaforma Margò di CRIBIS, le caratteristiche delle aziende che si occupano di produzione di software, consulenza informatica e attività connesse.

La culla delle imprese del comparto è decisamente la Lombardia, con il 24,8% delle aziende del settore in territorio lombardo. Seguono Lazio (14,5%), Veneto e Piemonte (8,1%).

Aziende che sono principalmente costituite come Società di capitali (62,8%) o Imprese individuali (29,2%) e che hanno visto crescere in modo importante il giro d’affari negli ultimi anni.

Basta guardare l’andamento del fatturato:

• 39.696.200.616 euro nel 2019
• 46.995.669.032 euro nel 2020
• 58.723.968.346 euro nel 2021

In costante crescita anche il numero dei dipendenti:

• 263.017 nel 2020
• 291.047 nel 2021
• 320.658 nel 2022

Un settore, dunque, in grande fermento, soprattutto dopo il 2020, con la spinta alla digitalizzazione e all’innovazione tecnologica che ha visto protagonista il comparto informatico.

Le prospettive per il futuro non possono che essere rosee, dal momento che la rivoluzione digitale e tecnologica è appena all’inizio ed è ormai inarrestabile.