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Scopri come i club sportivi stanno affrontando la pandemia in Italia e in Europa: non solo calcio, ma anche altri sport come il nuoto, golf, pugilato e basket.

Galvanizzati dalla vittoria dell’Italia agli Europei si pensa già all’inizio del nuovo campionato. Nel Belpaese, si sa, il calcio non è solo un gioco: è intrattenimento, tifo, passione e… business. Un business fatto anche di aggregazione e gare dal vivo su cui l’effetto Covid inevitabilmente si è fatto sentire, anche fra i club più blasonati, per via dell’interruzione del campionato e delle coppe europee nella primavera del 2020, ripresi poi in estate ma senza pubblico.

Per rendersi conto della portata che ha il calcio sugli italiani e sull’economia del Paese, è bene sapere che in base al “Report Calcio 2020”, pubblicato lo scorso anno dalla Figc e relativo alla stagione 2018-2019, i tifosi sono oltre 32 milioni, di cui 1,4 milioni tesserati, 3,8 miliardi di euro sono invece i ricavi del calcio professionistico, la contribuzione fiscale e previdenziale supera il miliardo di euro, mentre l’impatto socio-economico è di 3,1 miliardi. Numeri importanti che non sorprendono per quello che è, non a caso, il principale sport italiano.

Nella stagione 2018-2019, i ricavi del calcio professionistico presentavano una crescita (+8,5% rispetto alla stagione 2017-2018), trainati dalle sponsorizzazioni e da altre attività commerciali (+19,7% dalla stagione 2017-2018) e dei proventi da diritti televisivi e radio (+11,8%). Ma non è tutto oro quel che riluce, nonostante le buone performance dei ricavi, sono cresciuti anche costi e debiti.

IL FATTURATO DEI 20 CLUB DI CALCIO PIU' IMPORTANTI D'EUROPA

Non si sa ancora quale sarà l’effetto della pandemia, quel che si può dire ora è che in base alle stime della 24esima edizione della Football Money League, pubblicata dallo Sports Business Group di Deloitte, i 20 club più importanti d’Europa per fatturato del calcio mondiale perderanno oltre 2 miliardi di euro di ricavi nella stagione 2020/21. Si ritiene infatti che i club della top 20 abbiano generato un totale di €8,2 miliardi di ricavi, in calo del 12% rispetto alla stagione 2018/19. Una contrazione di €1,1 miliardi dovuta principalmente a una riduzione dei proventi dei diritti televisivi (-23%) e alla diminuzione dei ricavi da stadio (-17%). I ricavi commerciali registrano di contro un incremento del 3%. A livello di singola squadra, i primi 20 club nella stagione 2019-2020 hanno generato, secondo l’analisi Deloitte, in media €409 milioni di euro di fatturato per club, in calo di 55 milioni di euro rispetto al 2018/19.

Guardando ai club italiani presenti nella top 20, il fatturato della Juventus è stato nella stagione 2019/2020 di 397,9 milioni di euro (-13,4%). Se la Juve è decima nella speciale classifica top 20 per fatturato (al primo posto c’è FC Barcellona, seguito da Real Madrid e Bayern Monaco), per trovare altre squadre italiane si deve scendere al 14esimo posto, con l’Inter, che registra 291,5 milioni di fatturato (-20% rispetto a 2019-2020). La terza squadra italiana per fatturato è il Napoli, al 20esimo posto, con 176,3 milioni di euro di ricavi nell’ultima stagione (-15% rispetto al 2018/2019).

I CLUB SPORTIVI ITALIANI DAL NORD AL SUD ITALIA

Certo il calcio non è l’unico sport italiano e i club sportivi italiani sono numerosi e variegati, basti pensare a quelli dedicati a bowling, nuoto, golf, pugilato, sport invernali, scacchi, atletica, club di tiro, pallavolo, basket, alle scuderie di cavalli da corsa e di vetture da corsa, solo per citare alcune attività.

Su un totale di 5454 club sportivi, in base all’elaborazione di Cribis, il 29,6% si trova nel Nord Ovest, il 26,4% al Centro, il 22,3% nel Sud e sulle Isole, il 21,7% nel Nord Est. Ed è la Lombardia la regione con maggiore presenza di centri sportivi (17,9%), seguita dal Lazio (11%) e dall’Emilia Romagna (10,5%). Se a livello regionale la Lombardia ha la meglio sul Lazio, andando a considerare la concentrazione per provincia è Roma (8,5%) a essere prima davanti a Milano (5,8%).

Sport e centri sportivi danno un contributo importante anche sul fronte dell’occupazione e l’effetto Covid si è sentito pure su questo fronte. Se infatti nel 2019 si contavano 9566 dipendenti, in netto aumento rispetto ai 8424 del 2018, nel 2020 si scende a 9463 unità.

In attesa dei dati ufficiali sul 2020 non resta che incrociare le dita affinché si possa riprendere la vita di sempre, fatta anche di sport praticato, guardato alla TV o dal vivo. La normalità passa anche da quelle piccole grandi gioie che ci riserva lo sport. E la vittoria degli Europei ne è una prova lampante.

 

Niccolò Zuffetti, Marketing Manager CRIBIS

Niccolò Zuffetti Def
L'AUTORE
NICCOLÒ ZUFFETTI

Marketing Manager, CRIBIS

Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.

Marketing Manager, CRIBIS

Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.

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