Internazionalizzazione
Import-export Italia: 2020 anno difficile, ma le imprese internazionalizzate sono puntuali nei pagamenti?
Scopri come in ambito di internazionalizzazione le imprese italiane hanno risposto e reagito alla crisi rispettando o meno la puntualità nei pagamenti.
Dopo un 2020 da dimenticare, timidi segni di ripresa arrivano dal commercio esterno: se infatti l’anno si chiude con le esportazioni in calo in Italia (-9,7%) - seppur con forti diversità settoriali - nell’ultimo trimestre l’export è in recupero rispetto al trimestre precedente.
Per l’Italia quello relativo all’export 2020 resta il peggior risultato dopo il crollo del 2009.
A risentire di maggiormente della riduzione sono state le esportazioni di macchinari e apparecchi (-12,6%), prodotti petroliferi raffinati (-42,1%) e articoli in pelle non di abbigliamento (-20,8%). Di contro, crescono le vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+3,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+1,9%).
Nonostante l’Istat stimi per dicembre 2020 una flessione delle esportazioni (-3,8%), nell’ultimo trimestre del 2020 l’export cresce del 3,3% rispetto al trimestre precedente. Su base annua, le esportazioni sono trainate dall’aumento delle vendite in paesi come Germania (+7,7%), Stati Uniti (+7,9%), Regno Unito (+12,5%) e Cina (+18,3%). In diminuzione invece le vendite verso paesi Opec (-13,1%), Giappone (-9,7%) e Spagna (-2,7%).
Quanto all’import nel 2020 si registra una diminuzione del 12,8%, mentre l’avanzo commerciale si attesta a 63,577 miliardi (nel 2019 era stato +56,116 miliardi).
Ma dove si trovano le aziende italiane con un maggior livello di internazionalizzazione?
In base all’analisi Cribis, il 74,6% si trova al Nord, di cui il 43,4% nel Nord-Ovest. Quanto ai settori, quelli dove la vocazione internazionale è più forte sono: manufatti in metallo, gomma e plastica, programmazione per computer e produzione software, realizzazione di mobili e accessori d’arredo, alimentari, abbigliamento e prodotti tessili.
Una azienda su quattro (per la precisione il 25,9%) ha registrato ricavi in crescita negli anni compresi fra il 2016 e il 2018, e oltre il 58% delle aziende che vanno all’estero hanno avuto, negli stessi anni, utili in crescita. E sul fronte solvibilità? Analizzando quel lasso di tempo, solo il 5,9% delle aziende più internazionalizzate paga con un ritardo di oltre 30 giorni (la media nazionale dei ritardi gravi è di 11,6%) e il 40,2% paga puntualmente a scadenza (36,1% il dato nazionale), il 53,9% salda i suoi debiti entro il mese dalla scadenza (in linea con il 52,3% nazionale).
È inevitabile che l’emergenza sanitaria farà sentire i suoi effetti sui bilanci aziendali e sui pagamenti. Il futuro va comunque guardato con un certo ottimismo: se le misure di contenimento del virus messe in atto in Italia e all’estero hanno determinato una contrazione degli scambi commerciali, con il procedere della campagna vaccinale c’è da aspettarsi un graduale recupero per poi tornare ai livelli pre-Covid.
Non solo, la pandemia ha accelerato la via verso una maggiore digitalizzazione delle imprese e questa evoluzione non tarderà a dare i suoi frutti. Del resto, l’export in Italia ha sempre giocato un ruolo fondamentale e trainante per la crescita economica del Paese, rappresentando oltre il 30% del PIL italiano. La ripresa non può, dunque, che passare da lì, con azioni mirate a livello di governo centrale e di singola impresa. Sarà indispensabile puntare su innovazione, qualità e avere una visione strategica in grado di cogliere opportunità e di intercettare efficacemente bisogni e nuovi mercati. E non c’è da spaventarsi: se il virus ci ha insegnato qualcosa è proprio il fatto di saper rispondere a un evento imprevisto con risorse mai veramente sfruttate prima.
Niccolò Zuffetti, Marketing Manager CRIBIS
L'AUTORE
Niccolò Zuffetti
Marketing Manager, CRIBIS
Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.
Marketing Manager, CRIBIS
Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.
Approfondimento correlati
13/12/2024
Internazionalizzazione
Spagna: andamento scambi commerciali con l’Italia e puntualità nei pagamenti
Scambi commerciali tra Italia e Spagna: scopri i settori trainanti, l'andamento dell'export e l'affidabilità nei pagamenti delle aziende iberiche.
01/08/2024
Internazionalizzazione
Export italiano nel 2023: quali regioni sono andate meglio?
Nel 2023 il valore delle esportazioni è stato diverso a seconda dell’area geografica. Scopri quali regioni hanno esportato di più e i Paesi partner commerciali!
13/03/2024
Internazionalizzazione
L’impatto della Crisi di Suez sul commercio estero italiano e sui trasporti
La crisi del canale di Suez dovuta agli attacchi degli Houthi alle navi commerciali pesa sempre di più sul commercio estero italiano nell'area. Leggi di più.
Hai delle domande o vuoi ricevere un preventivo?
Richiedi subito informazioniIn Evidenza
In Evidenza
Margò
Fai crescere il tuo fatturato e trova nuovi clienti, richiedi gratuitamente 10 nuovi leads su cui sviluppare il tuo business!
Scopri di piùIn Evidenza
CRIBIS Radar
Cribis Radar aiuta le imprese a conoscere tutte le opportunità di finanza agevolata, trovando la soluzione migliore per ogni esigenza di business.
Scopri di piùIn Evidenza
CRIBIS Export
CRIBIS ti aiuta a conquistare nuovi mercati e a portare il tuo business nel mondo supportandoti in tutte le fasi di internazionalizzazione della tua impresa
Scopri di più