Imprese: in calo le richieste di credito, ma gli importi medi lievitano

La riapertura delle attività e la ripresa economica hanno contribuito a stabilizzare nel 2021 l’andamento finanziario delle aziende, reduci da un 2020 decisamente problematico. Si inizia così a vedere un calo del numero delle richieste di credito, mentre continua il ricorso alle misure straordinarie messe in atto dal Governo per aiutare le imprese in questo delicato momento. Stando infatti all’analisi delle istruttorie di finanziamento di EURISC (Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF), il ricorso al credito da parte delle imprese è in calo del 38,5% nel primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020, tornando ai livelli pre-Covid.

AUMENTO DEGLI IMPORTI MEDI DEI FINANZIAMENTI

Da notare però che la riduzione della domanda di credito si accompagna a un consistente aumento dell’importo medio del finanziamento chiesto che raggiunge i 98.689 euro (+91,3%). Il motivo va ricercato nella propensione a evitare un eccessivo frazionamento delle richieste e alla scelta di interfacciarsi con un unico operatore creditizio di fiducia. Nello specifico, l’importo medio delle richieste di credito delle Imprese individuali è stato di 35.894 euro (+69% rispetto allo stesso periodo del 2020), mentre per le Società di capitali è stato di 131.941 euro (+77,7%).  

RICHIESTE DI CREDITO, SARDEGNA UNICA REGIONE CON SEGNO PIÙ 

Andando ad analizzare l’andamento delle richieste di credito a livello regionale, nel secondo trimestre del 2021 solo la Sardegna ha fatto registrare un lieve incremento (+0,6%), mentre le regioni dove la flessione si è fatta più sentire sono Marche (-30,4%), Basilicata (-26,5%) e Liguria (-23,0%). Sul podio della classifica delle regioni dove l’importo medio richiesto è più alto troviamo il Trentino-Alto Adige (153.156 euro), Lombardia (108.901 euro) e Lazio (106.650 euro); fanalino di coda la Valle D’Aosta con ‘soli’ 43.506 euro.

MISURE COVID E AIUTI ALLE IMPRESE

Il Ministero dello Sviluppo Economico e il Mediocredito Centrale (MCC) hanno reso noto che sono 2.468.713 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo 2020 al 21 settembre 2021 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 200,4 miliardi di euro. In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 2.455.192 pari a un importo di circa 199,1 miliardi di euro. Di queste, 1.169.007 sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro per un importo finanziato di circa 22,8 miliardi di euro. Salgono a circa 28,3 miliardi di euro, per un totale di 3.093 operazioni, i volumi complessivi dei prestiti garantiti nell'ambito di "Garanzia Italia", lo strumento di SACE per sostenere le imprese italiane colpite dall'emergenza Covid-19.

POST COVID, FIDUCIA DELLE IMPRESE IN LIEVE CALO

Pur guardando al futuro con un certo ottimismo, le aziende scontano ancora una certa incertezza. In base alle rilevazioni dell’Istat, infatti, l’indice composito del clima di fiducia delle imprese è stimato in lieve diminuzione (da 114,0 a 113,8) nel mese di settembre 2021. I timori delle imprese sono in parte riconducibili al preoccupante aumento del costo delle materie prime che inevitabilmente peserà sui bilanci di molte aziende.

Ora più che mai un’accorta gestione finanziaria è fondamentale. Le imprese italiane dimostreranno di essere adeguatamente attrezzate per superare questa sfida?

Marco Preti, CEO CRIBIS