India, Paese in forte crescita: abitudini di pagamento e andamento degli scambi commerciali con l’Italia

L’India, con la sua rapida crescita demografica e una competitività in forte aumento, sta diventando un mercato sempre più interessante per le imprese italiane. Ecco perché abbiamo pensato di andare ad analizzare i rapporti commerciali oggi attivi fra Italia e India e le abitudini di pagamento di questo Paese.

India trentesimo mercato per l’export italiano

Secondo i dati di InfoMercatiEsteri, sono più di 600 le imprese italiane in India, con un’occupazione stimata di circa 25.000 unità. Le aree geografiche di insediamento sono principalmente i due poli industriali di Delhi-Gurgaon-Noida e di Mumbai-Pune, seguiti da Chennai e Bangalore, dove si concentra in particolare il settore dell’IT e dell’innovazione.

In base all’Osservatorio Economico del Ministero degli Affari Esteri, considerando il periodo gennaio-aprile 2024, l’Italia è il decimo mercato di destinazione dell'export indiano e il ventinovesimo fornitore dell’India. Al tempo stesso, l’India è il trentesimo mercato di destinazione dell'export italiano e il quindicesimo Paese fornitore dell’Italia.

Considerando le categorie merceologiche, le esportazioni italiane verso l’India riguardano:

• Macchinari e apparecchi c.a. (2.063 mln €)
• Sostanze e prodotti chimici (586 mln €)
• Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (387 mln €)
• Computer, apparecchi elettronici e ottici (311 mln €)
• Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (262 mln €)
• Apparecchi elettrici (237 mln €)
• Altro (1323,4 mln €)

Mentre dall’India importiamo:

• Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (2.556 mln €)
• Coke e prodotti petroliferi raffinati (1.102 mln €)
• Prodotti tessili e dell'abbigliamento, pelli e accessori (1.057 mln €)
• Sostanze e prodotti chimici (786 mln €)
• Macchinari e apparecchi n.c.a. (781 mln €)
• Computer, apparecchi elettronici e ottici (775 mln €)
• Altro (23% - 2107,9 mln €)

In India pagamenti puntuali nel 47,4% dei casi nel 2023

In base ai dati dello Studio Pagamenti di CRIBIS sulle performance delle aziende a livello globale in termini di puntualità nei pagamenti, nel Q4 2023 i pagatori puntuali in India sono stati il 47,4%, in crescita rispetto al Q4 2022 (46,5%), al Q4 2021 (41,8%) e al Q4 2019 (41,8%), ma in calo se si considerano il Q4 2020 (53,7%) e il Q4 2018 (58,4%).

I ritardi oltre i 90 giorni, invece, nel Q4 2023 rappresentano il 12,2%, in aumento dal Q4 2022 (6,8%) e dal Q4 2021 (5,5%), ma in riduzione dal Q4 2020 (15,6%) e dal Q4 2019 (16,8%).

A livello settoriale, i pagatori puntuali si concentrano nei Servizi (51,3%) e nel Manifatturiero (49,4%). Mentre i grandi ritardatari (oltre i 90 giorni) sono soprattutto nei Servizi finanziari (27,6%), nelle Costruzioni (27,4%) e in Agricoltura, allevamento, silvicoltura e pesca (23,7%).

Se si considera la dimensione delle aziende, spicca il fatto che le Microimprese sono le più virtuose sia per percentuale di puntualità (67,6%) sia per basso tasso di grandi ritardi (4,9%).

Seguono le Medie con una puntualità del 58,3% e grandi ritardi al 6,6%. Nelle Piccole imprese i di pagatori puntuali sono il 42,7%, mentre i grossi ritardi il 11,4%.

Nelle Grandi aziende, invece, la percentuale di puntualità scende drasticamente al 18,8% e i grandi ritardi nei pagamenti arrivano a quota 28%.

Italia-India, un rapporto ancora da sviluppare

L’india sta diventando sempre più interessante per l’Italia. Alla crescita demografica di cui si è già fatto cenno, va notato, infatti, come fasce crescenti della popolazione stanno aumentando il loro reddito. Un fattore che sta influendo sulle abitudini di consumo degli indiani. Ecco perché i prodotti Made in Italy (dal cibo alle manifatture) potrebbero essere sempre più richiesti.

Oggi però vendere in India resta ancora complesso, soprattutto per le PMI italiane. Su questo fronte molto potranno fare le istituzioni ed enti come Camere di Commercio.

C’è da augurarsi che le imprese italiane possano poter contare su un adeguato sostegno all’internazionalizzazione per fare in modo che l’India diventi un partner commerciale di primaria importanza per l’Italia.

CRIBIS affianca ogni giorno le imprese per aiutarle a valutare solvibilità, affidabilità e performance di pagamento di un cliente o fornitore, aiutandolo così a prendere decisioni di business giuste con sicurezza.