Sviluppo Business

Intelligenza artificiale: 4 imprese su 10 investiranno in AI nei prossimi tre anni

Shutterstock 2059473317

La diffusione dell’AI è inarrestabile e cresce l’interesse delle imprese per questa tecnologia. Scopri di più sul suo utilizzo nelle aziende italiane!

Le imprese italiane si preparano a cogliere tutte le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica che in breve tempo sta rivoluzionando il mondo del business, intelligenza artificiale compresa.

Negli ultimi anni l’AI si è diffusa rapidamente in settori diversi. Sono svariate infatti le applicazioni che si possono fare di questa tecnologia, soprattutto sul fronte dell’efficientamento e dell’ottimizzazione dei processi aziendali.

I dati della recente ricerca di Deloitte sull’Intelligenza Artificiale in Italia confermano l’interesse delle imprese verso l’AI. Ma da chi e come viene utilizzata?

 

 

Il 59% delle aziende italiane usa già l’intelligenza artificiale

Secondo il report Deloitte, il 59% delle imprese italiane utilizza già oggi soluzioni di AI, mentre il 41% non ne ha mai fatto alcun uso.  

In quali ambiti viene usata l’AI?

Quanto alle applicazioni, gli ambiti in cui l’AI viene principalmente usata sono:

  • automazione, ottimizzazione e la gestione di processi (38%)
  • analisi dei dati (16%)
  • analisi e gestione dei rischi (15%)
  • chatbot (13%)
  • formazione dei dipendenti (8%)
  • produzione di testi o immagini (3%)

Vista la comprovata efficacia nel data management e nello sviluppo di prodotti, servizi e software, il 45% delle aziende si aspetta dall’AI una maggiore efficienza e produttività, mentre il 40% la ritiene utile per la riduzione dei costi.

Alla luce di queste aspettative, non sorprende che oltre il 40% delle aziende italiane preveda di aumentare gli investimenti in intelligenza artificiale nei prossimi tre anni.

 

 

Gli ostacoli alla diffusione dell’intelligenza artificiale

Nonostante ormai l’AI stia sempre più prendendo piede, esistono delle barriere che ne rallentano la diffusione. In base ai dati dello studio di Deloitte, gli ostacoli alla diffusione dell’AI sono:

  • conoscenze e competenze tecniche (40%)
  • incompatibilità tecnologica con i sistemi presenti (37%)
  • limitate risorse finanziarie (31%)

Il peso della componente economica si sente soprattutto a Sud, con il 47% delle aziende che lamenta una ridotta capacità di investimento.

Il reperimento di fondi da investire in AI è un tema sentito. Non a caso il 66% delle imprese italiane considera i costi dell’intelligenza artificiale ancora troppo alti.

Questo però blocca gli investimenti: il 35% si dice, infatti, già pronto alla implementazione dell’AI, mentre il 53% prevede di farlo nel medio periodo, sperando nella riduzione dei costi di questa tecnologia.

 

Intelligenza artificiale e sostenibilità


L’intelligenza artificiale può rappresentare un’opportunità anche sul fronte dell’impegno verso la sostenibilità ambientale. Ne è consapevole anche il mondo imprenditoriale: le aziende ritengono, infatti, possa essere impiegata con successo:

  • nell’efficientamento energetico (70%)
  • nella riduzione dell’inquinamento (57%)
  • nell’economia circolare (41%),
  • nella prevenzione di calamità naturali (22%)
  • nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (20%)
  • nella protezione della biodiversità (8%)

E se la speranza che l’AI possa contribuire a uno sviluppo sostenibile è un desiderio di molte aziende, i cittadini italiani sperano trovi applicazione soprattutto in campo medico (38%) e nella semplificazione burocratica (31%).

 

Difficile fare previsioni su come questa tecnologia trasformerà il modo di vivere e lavorare. Quel che è certo è che l’AI è destinata a restare e avere un ruolo sempre più importante. Non resta che utilizzarla al meglio.

 

Niccolò Zuffetti Def
L'AUTORE
Niccolò Zuffetti

Head of Marketing, CRIBIS

Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.

Head of Marketing, CRIBIS

Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.

Approfondimento correlati
Shutterstock 2517128287

21/02/2025

Sviluppo Business

Circular Economy Report 2024: i risultati sulle imprese italiane

Il Circular Economy Report 2024 rivela che solo il 42% delle aziende italiane ha implementato pratiche circolari. Scopri le tendenze e le sfide del mercato.

Shutterstock 1649514853

10/02/2025

Sviluppo Business

Il florovivaismo italiano: un settore in continua crescita

Si riconferma l'importanza economica del florovivaismo in Italia: valore record di 3,2€ miliardi nel 2023 e 70% della produzione esportata.

Shutterstock 2272017009

10/02/2025

Sviluppo Business

Il futuro del mercato musicale italiano tra prospettive e tendenze

Il mercato musicale italiano vale oltre 4 miliardi di euro! Analizziamo la crescita dei concerti e dei diritti d'autore nel panorama musicale attuale.

Hai delle domande o vuoi ricevere un preventivo?

Richiedi subito informazioni

In Evidenza

In Evidenza

Margò

Fai crescere il tuo fatturato e trova nuovi clienti, richiedi gratuitamente 10 nuovi leads su cui sviluppare il tuo business!

Scopri di più

In Evidenza

CRIBIS Radar

Cribis Radar aiuta le imprese a conoscere tutte le opportunità di finanza agevolata, trovando la soluzione migliore per ogni esigenza di business.

Scopri di più

In Evidenza

CRIBIS Export

CRIBIS ti aiuta a conquistare nuovi mercati e a portare il tuo business nel mondo supportandoti in tutte le fasi di internazionalizzazione della tua impresa

Scopri di più