Gestione Crediti Commerciali
Le aziende pagano in ritardo i fornitori: rafforzare il legame con i propri Clienti migliori è fondamentale per superare le difficoltà
Emergenza Covid-19: peggiorano i ritardi di pagamento delle imprese nei settori industria e commercio all’ingrosso. Occorre che le imprese rivedano le proprie politiche di selezione di fornitori o partner commerciali.
L’emergenza Covid-19 ha avuto ripercussioni economiche negative sulla puntualità dei pagamenti delle imprese. Dai dati dello Studio Pagamenti di CRIBIS, aggiornato al secondo trimestre 2020, possiamo vedere come le aziende che pagano i fornitori con grave ritardo (oltre i 30 giorni) siano l’11,8%, un dato in aumento rispetto al primo trimestre 2020 (10,6%).
Variazione ritardi gravi nei pagamenti, Q1 2020 vs Q2 2020 - Dettaglio Settore Merceologico
Fonte: CRIBIS
Il Nord Est e il Nord Ovest del Paese evidenziano l’incremento più elevato di ritardi gravi rispetto al trimestre precedente (rispettivamente 16,7% e 13,3%), mentre a livello settoriale aumentano i gravi ritardi per Industria e Commercio all’ingrosso. Oltre la metà delle imprese (53,2%) adempie i propri obblighi di pagamento con un ritardo massimo di 30 giorni (54,5% lo scorso trimestre).
Alcuni settori mostrano però i primi segnali di sofferenza: l’industria, dove i pagamenti in grave ritardo crescono, rispetto al trimestre precedente, del 23,2%, il commercio all’ingrosso (+11,5%), i servizi (+7%), le costruzioni (+5%).
Il Nord Est si conferma ancora l’area geografica più affidabile, con il 7,7% di pagamenti oltre i 30 giorni, mentre il Sud e le Isole sono le zone dove le imprese continuano a incontrare maggiori difficoltà, con il 18,9%. Con il 21,8% di imprese che effettuano i pagamenti con oltre 30 giorni di ritardo, la Calabria, pur essendo la regione con il maggiore decremento (-1,8%) di ritardi gravi rispetto all’ultimo trimestre del 2019, divide con la Sicilia la prima posizione nella graduatoria regionale, mentre la Campania (19,5%) è terza.
Nonostante la maggiore stabilità per i pagamenti a scadenza, le microimprese registrano la quota più elevata di ritardi gravi: 12,8%, a fronte del 7,8% delle piccole, il 5,9% delle medie e il 5,7% delle grandi.
Dall’analisi dei dati emerge che nel secondo trimestre di quest’anno si stanno manifestando le prime ripercussioni economiche negative sui tempi di pagamento delle imprese. Una conseguenza inevitabile dovuta alla situazione pandemica mondiale, ma che deve necessariamente indurre le imprese nazionali di tutte le dimensioni a rivedere le proprie politiche di selezione di fornitori o partner commerciali, puntando con decisione a privilegiare soggetti e interlocutori con un elevato grado di affidabilità economico finanziaria e non solo.
Ma cosa è successo nei comportamenti di pagamento negli ultimi 3 mesi? Durante la nuova edizione dello Studio Pagamenti approfondiremo queste tematiche e scopriremo come il mondo dei pagamenti è cambiato a seguito del lockdown e come è evoluta la situazione dei pagamenti nell'ultimo trimestre.
Marco Preti, CEO CRIBIS
L'AUTORE
Marco Preti
CEO, CRIBIS
Amministratore delegato di CRIBIS da più di dieci anni, dal 2020 è anche Direttore Generale della business unit CRIF dedicata alla Business Information & BPO e Amministratore Delegato di CRIBIS Credit Management.
Da diversi anni ricopre ruoli internazionali all’interno del Gruppo. È presidente del CdA CRIF per la Giordania, la Turchia e gli Emirati Arabi Uniti e fa parte del Consiglio di Amministrazione CRIF in Polonia e Bürgel. Inoltre, fa parte del Consiglio di Amministrazione della società di consulenza Credit Data Research Italia e di Workinvoice, la piattaforma specializzata nella cessione del credito per le PMI.
CEO, CRIBIS
Amministratore delegato di CRIBIS da più di dieci anni, dal 2020 è anche Direttore Generale della business unit CRIF dedicata alla Business Information & BPO e Amministratore Delegato di CRIBIS Credit Management.
Da diversi anni ricopre ruoli internazionali all’interno del Gruppo. È presidente del CdA CRIF per la Giordania, la Turchia e gli Emirati Arabi Uniti e fa parte del Consiglio di Amministrazione CRIF in Polonia e Bürgel. Inoltre, fa parte del Consiglio di Amministrazione della società di consulenza Credit Data Research Italia e di Workinvoice, la piattaforma specializzata nella cessione del credito per le PMI.
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