Le imprese “Controvento”: quali sono le aziende che crescono nonostante la crisi?

Sono le aziende “Controvento”. Così sono state definite in una recente ricerca del Gruppo Crif condotta insieme a Nomisma. Un’analisi volta a studiare e isolare un numero di imprese virtuose, sulle quali si è recentemente tenuto un incontro dal titolo “Controvento. La struttura è più importante dell’impresa”.

QUALI SONO LE IMPRESE "CONTROVENTO"?

A partire da 70.971 società di capitali rappresentative della dimensione e della conformazione manifatturiera del Paese e con ricavi per 771 miliardi di euro (oltre il 77% della manifattura italiana), è stato individuato un gruppo ristretto di imprese - 4.656 per la precisione - in grado di navigare anche Controvento.

Queste imprese rispettano stringenti criteri di performance rispetto alle principali variabili economico- finanziarie: ricavi, EBITDA, valore aggiunto. Le soglie identificate richiedono una performance pari o superiore alla media manifatturiera e definiscono lo standard di competitività Controvento.

Le 4.656 imprese Controvento sono il 6,6% del totale delle imprese manifatturiere considerate nell’analisi. Esse generano il 7,9% di ricavi (€ 60,9 Mld), il 12,9% di valore aggiunto (€ 20,7 Mld) e il 20,7% dell’EBITDA complessivo (€ 13,6 Mld). Negli ultimi 7 anni le imprese Controvento hanno visto crescere i ricavi del 71,4%, mentre l’EBITDA in termini assoluti vede un miglioramento vertiginoso, pari al +158%.

QUALI SONO I TERRITORI PIÙ VIRTUOSI?

Secondo gli ultimi dati raccolti da Cribis sui tempi di pagamento, i pagamenti oltre 30 giorni in Italia sono aumentati del 21,9% nell’ultimo anno. Nonostante la situazione sia peggiorata soprattutto nell’Italia settentrionale, le imprese del nord-est rimangono le più affidabili.

Un trend confermato dallo studio di Nomisma-Crif, dato che la maggior concentrazione di imprese Controvento si colloca proprio nell’Italia settentrionale.

Sono infatti ben 8 le regioni in crescita: Trentino-Alto Adige, Veneto, Puglia, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Liguria, Piemonte e Emilia-Romagna che aumentano di rilevanza. Le regioni più competitive nella logica comparativa di Controvento sono localizzate nel Nord-Est: Trentino-Alto Adige (+45% nel numero di imprese e +51% nei ricavi), Veneto (+17% per imprese e +13% nei ricavi) ed Emilia-Romagna (+3% per imprese e +115% nei ricavi).

I CINQUE SETTORI IN NETTA CRESCITA

Tra i settori in ascesa, lo studio identifica: il Packaging, Autoveicoli, Metallo, Abbigliamento e Farmaceutica.

Quest’ultimo, in particolare, vede maggiormente aumentare la propria quota di imprese Controvento, con un’incidenza del +197%. Una cifra tre volte superiore rispetto alla media del settore Manifattura. In termini di ricavi, invece, spicca il packaging, con un’incidenza di +215%, il triplo della media del settore.

Confrontando i dati Cribis e Crif, appare un quadro nitido: le aziende più virtuose nei pagamenti, spesso hanno successo e crescono nonostante le difficoltà.

Per tutte le imprese è dunque sempre più importante reagire agli stimoli del mercato, rispondere alle sfide e innovarsi al momento giusto. Lo dimostrano le imprese Controvento, con la loro crescita e il loro miglioramento in un momento di incertezza e difficoltà.

Inoltre, nei prossimi mesi sarà fondamentale scegliere i partner giusti, con l’obiettivo di costruire delle relazioni profittevoli e durature nel tempo.

Per saperne di più puoi contattarci compilando il form e richiedere l'analisi completa delle imprese «Controvento», utile per individuare le imprese virtuose, confrontarle con i propri clienti o fornitori e sviluppare il tuo business.

Marco Preti, CEO CRIBIS