Sostenibilità

Nature Restoration Law: approvato il nuovo regolamento europeo sul ripristino della natura

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Approvata la nuova Legge UE sul ripristino della natura per il recupero di ecosistemi degradati e la promozione della sostenibilità. Scopri cosa prevede!

Il 17 giugno 2024 il Consiglio UE ha adottato formalmente la Legge sul ripristino della natura (Nature Restoration Law). La finalità è il ripristino degli ecosistemi e delle aree terrestri e marine danneggiati dell’UE.

Come si è arrivati all’adozione di questa legge?

Legge sul ripristino della natura: premesse e aspettative

Preso atto che oltre l'80% degli habitat europei risulta essere in cattivo stato, la Comunità Europea già nel giugno del 2022 ha proposto una legge sul ripristino della natura con l’intento di contribuire al recupero a lungo termine degli ecosistemi degradati.

Il nuovo regolamento europeo rappresenta un passo fondamentale per il raggiungimento di quanto l’UE si è prefissata in materia di sostenibilità e lotta al cambiamento climatico, tutela della biodiversità e sicurezza alimentare.

Dall'attuazione della legge sul ripristino della natura ci si aspettano effetti positivi su:

  • ambiente, con miglioramento significativo della qualità degli ecosistemi e benefici per la flora e la fauna locali;
  • economia, con la creazione di nuove opportunità di lavoro e risparmi economici derivanti dalla mitigazione dei disastri naturali;
  • qualità della vita, miglioramento della salute e del benessere umano attraverso la fornitura di servizi essenziali, come aria pulita, acqua potabile e spazi verdi.

 

Le misure e gli obiettivi previsti dalla Nature Restoration Law

Come si otterranno i risultati desiderati? La legge approvata dall’UE prevede una serie di misure specifiche. Ogni Stato membro dell'UE dovrà elaborare e implementare piani nazionali di ripristino della natura, definendo obiettivi chiari e misurabili.

Verranno poi istituiti sistemi di monitoraggio per valutare i progressi. Allo scopo dovranno essere destinati fondi europei specifici per sostenere le attività di ripristino e conservazione.

La nuova legge fissa due obiettivi principali:

  • ripristinare almeno il 20% delle zone terrestri e marine dell'UE entro il 2030;
  • ripristinare tutti gli ecosistemi entro il 2050.

Allo scopo la normativa stabilisce requisiti specifici per diversi tipi di ecosistemi.

Gli Stati membri dovranno, quindi, impegnarsi nel far tornare in buono stato di salute gli habitat contemplati dal regolamento (fra cui foreste, praterie, zone umide, fiumi, laghi, coste, ecosistemi marini), rispettando le tempistiche definite dalla legge UE, oltre a garantire che le zone ripristinate non tornino a deteriorarsi in modo significativo.

La priorità, almeno fino al 2030, dovrà essere data ai siti che rientrano nell’elenco Natura 2000.

Per gli habitat ritenuti in cattive condizioni gli i Paesi UE dovranno adottare misure per ripristinare: 

  • almeno il 30% entro il 2030;
  • almeno il 60% entro il 2040;
  • almeno il 90% entro il 2050.

Gli interventi per il ripristino degli ecosistemi

Gli interventi previsti dalla Nature Restoration Law sono ampi, variegati e declinati a seconda dell’ecosistema analizzato.

Queste alcune delle misure più importanti:

  • aumento della popolazione di uccelli forestali
  • protezione delle popolazioni di impollinatori
  • garanzia che non vi siano perdite nette negli spazi verdi urbani e nella copertura arborea urbana
  • ripristino di torbiere drenate
  • piantumazione di almeno tre miliardi di alberi aggiuntivi entro il 2030 a livello dell'UE
  • trasformazione di almeno 25 mila chilometri di fiumi in fiumi a corso libero entro il 2030
  • rimozione delle barriere artificiali alla connettività delle acque superficiali
  • aumento della popolazione di farfalle dei pascoli
  • mantenimento dello stock di carbonio organico nei terreni coltivati
  • tutela dei suoli minerali
  • mantenimento della quota di terreni agricoli con caratteristiche paesaggistiche ad alta diversità.

 

Alla luce di quanto indicato dalla normativa, gli Stati membri dovranno pianificare in anticipo gli interventi che intendono mettere in atto e presentarli alla CE. Successivamente dovranno inoltre monitorare l’andamento e riferire sui progressi.

 

La legge sul ripristino della natura, un passo decisivo nel rispetto del pianeta

La Legge europea sul ripristino della natura rappresenta un passo decisivo verso una gestione più sostenibile e responsabile del nostro patrimonio naturale. Se attuata correttamente, questa normativa potrebbe segnare una svolta nella lotta contro la perdita di biodiversità e il cambiamento climatico, offrendo benefici duraturi per l'ambiente e per le generazioni presenti e future.

In questa sfida che impone la transizione ecologica, le imprese sono chiamate a fare la loro parte. La tutela del Pianeta non è un affare solo delle istituzioni e dei cittadini, ma anche e soprattutto una responsabilità delle aziende che nella loro attività produttiva possono essere causa del deterioramento della natura.

Un primo passo può essere quello di misurare il proprio impatto ambientale e quello della propria supply chain, intervenendo dove necessario.

Synesgy, il primo network mondiale dedicato al mondo ESG destinato alle imprese, può essere un prezioso aiuto per incrementare consapevolezza e trasparenza nei processi delle filiere produttive.

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Niccolò Zuffetti 2
L'AUTORE
Niccolò Zuffetti

Marketing Manager, Cribis

Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.

Marketing Manager, Cribis

Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.

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