MyO: lo stato dei pagamenti e l’impatto del rincaro sulle materie prime

L’evento Studio Pagamenti 2022, con la sua raccolta di dati sulle performance di pagamento delle aziende italiane, europee e internazionali, ci ha offerto – tra le altre cose – uno sguardo sugli effetti della guerra tra Russia e Ucraina sulle abitudini di pagamento delle imprese italiane.

MyO S.p.a. è un’azienda italiana che fornisce servizi e cancelleria per gli uffici di piccole e medie imprese, che ne rappresentano i principali clienti.

LE MODALITÀ DI PAGAMENTO: LO STATO ATTUALE DOPO LA CRISI

Trattandosi di un’impresa che parte dal piccolo professionista fino alla grande impresa, abbiamo modalità di pagamento ampie e differenziate tra loro.

Analizzando i portafogli dei nostri clienti in questo periodo, abbiamo rilevato puntualità nei pagamenti anche se, com’è stato anticipato dai dati presentati durante lo Studio Pagamenti, probabilmente a breve andremo incontro a un periodo più complesso. A renderci più sereni è il fatto che i ritardi sui pagamenti sono comunque contenuti entro i 30 giorni.

Fattore importante per quanto riguarda la modalità di pagamento si basa sulla differenziazione geografica.

Infatti, nel Sud Italia troviamo una reticenza relativa all’utilizzo della ricevuta bancaria, preferendo ad essa la rimessa diretta, ovvero il bonifico. Quest’ultimo implica però dei ritardi sui pagamenti che oscillano dai 5 ai 15 giorni circa e che creano qualche tensione sul cash flow. Nonostante ciò, durante la pandemia abbiamo cercato di allungare i tempi di pagamento dei nostri clienti al fine di sostenerli, tentando sempre di avere un alto livello di monitoraggio, cosa che sicuramente ha portato dei benefici.

Una menzione particolare va fatta riguardo ai servizi che forniamo per la Pubblica Amministrazione. Ci troviamo in quadro positivo in quanto la PA sta pagando regolarmente e abbiamo notato, addirittura, un lieve miglioramento rispetto ai livelli del periodo pre-Covid. È ovviamente da tenere in conto che parliamo di livelli medi, quindi la situazione varia passando da paesi più piccoli a città metropolitane.  

Nei pagamenti dei piccoli professionisti, la modalità di pagamento scelta è la fatturazione elettronica: un sistema di pagamento che, nel corso della crisi, abbiamo dovuto rivedere riuscendo a ottenere efficientamento e riduzione del personale.

IL RINCARO DELLE MATERIE PRIME E L’IMPATTO SUI PAGAMENTI

L’ultimo periodo ha portato con sé un considerevole aumento nei prezzi di materie prime e di energia che ha impattato significativamente tutti i mercati.

Per quanto ci riguarda, l’effetto della guerra in Ucraina sul discorso di carta e cartone – nostre principali materie prime – è stato sentito in maniera molto forte. L’aumento di prezzo è stato esponenziale, considerando che gran parte della quantità di cellulosa che utilizziamo proviene dalle zone del conflitto. Questo significa, facendo un esempio banale, che la comune carta da fotocopia dall’inizio di questo periodo ha avuto un incremento del 50% circa.

Altro discorso particolare è quello delle cartiere, dato che nel processo di produzione, oltre alle materie prime, consumano alte quantità di energia. Si è creato quindi un meccanismo dannoso per cui da una parte, troviamo gli alti costi delle materie prime e dall’altra, il costo dei consumi energetici. In termine pratici, la carta che vende di più è quella da 75 grammi essendo una carta leggera ed economica dati i bassi costi di produzione. Adesso però, si è preferito interromperne la produzione, prediligendo una carta da 80 grammi poiché produrre il primo implica un rallentamento delle macchine ma – allo stesso tempo – un alto consumo di energia.

Discorso particolare, ma altrettanto importante, è quello legato alla carta da imballaggio che, subendo lo stesso processo produttivo della carta da fotocopia, ha visto un aumento dei costi riversatosi poi su tutto il processo di trasporto – parte importante dei nostri servizi.

È chiaro quindi che l’aumento di prezzo di materie prime e energia ha ramificazioni su più settori del nostro business.

IL CONFLITTO RUSSA – UCRAINA: LE PROSPETTIVE FUTURE E GLI APPROCCI ADOTTATI

Umanamente desideriamo tutti che la guerra tra Russia e Ucraina finisca il prima possibile. Bisogna inoltre analizzare la situazione dal punto di vista dell’impresa e sottolineare come anche economicamente, convenga una fine immediata. Questo perché il conflitto crea dei logoramenti che indubbiamente portano al sorgere di problemi lungo tutta la catena economica.

La nostra prospettiva è di rimanere ottimisti, ma allo stesso tempo consapevoli che il protrarsi nei prossimi mesi della guerra potrebbe causare conseguenze non indifferenti. Pertanto in questo momento abbiamo deciso di seguire una linea conservativa che ci permetta di affrontare il sorgere di eventuali shock.

Emanuele Cesarini, Amministratore Delegato, MyO S.p.a.