Il ruolo delle aziende nel raggiungimento del Net Zero

Negli ultimi anni, il termine "Net Zero" (o zero emissioni nette) è diventato un concetto chiave nella lotta contro il cambiamento climatico. Ma cosa significa esattamente raggiungere il Net Zero e come le aziende possono contribuire a questo obiettivo cruciale per il futuro del nostro pianeta?

Net Zero e l’impegno dell’UE

Raggiungere il Net Zero significa compensare la quantità di gas serra emessi nell'atmosfera con una quantità equivalente rimossa. In altre parole, per ogni tonnellata di CO₂ emessa, un'altra tonnellata deve essere eliminata o compensata. Questo concetto è essenziale per limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, come stabilito dall'Accordo di Parigi del 2015.

L'Unione Europea ha fissato l'ambizioso obiettivo di raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro il 2030, in risposta alla crescente crisi climatica e per promuovere una transizione verso un'economia sostenibile.

Del resto, ridurre drasticamente le emissioni è essenziale per prevenire gli effetti più catastrofici del cambiamento climatico e la transizione verso un'economia net zero stimolerà l'innovazione e lo sviluppo nei settori delle energie rinnovabili, dell'efficienza energetica e delle tecnologie verdi, a tutto vantaggio della competitività dell'industria europea.

A questo si aggiunge un miglioramento della salute e della qualità della vita dei cittadini europei.

Le conseguenze negative delle emissioni di carbonio

Le emissioni di carbonio, in particolare sotto forma di anidride carbonica e altri gas serra come il metano e il protossido di azoto, hanno numerose conseguenze negative sull'ambiente, sulla salute umana e sull'economia globale.

Quali? Ecco una panoramica delle principali:

• riscaldamento globale e cambiamento climatico, con l’aumento delle temperature e lo scioglimento dei ghiacciai, oltre l’incremento della frequenza e dell'intensità di eventi climatici estremi;
• riduzione della biodiversità, dal momento che gli habitat naturali vengono alterati, mettendo a rischio molte specie animali e vegetali;
• peggioramento della salute umana, l'inquinamento atmosferico contribuisce infatti alla diffusione di problemi respiratori come l'asma, la bronchite cronica e altre malattie polmonari;
• perdite economiche, visto che gli eventi climatici estremi possono causare danni significativi alle infrastrutture e ridurre la produttività agricola, inoltre l'aumento delle malattie legate all'inquinamento e al cambiamento climatico comporta un incremento dei costi sanitari per governi e persone;
• degrado ambientale, derivante dalla desertificazione e dalla deforestazione

I fattori che impattano sulle emissioni di CO₂

Le principali fonti di emissioni di CO₂ a livello globale sono:

• consumo di combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturale);
• processi industriali, in particolare quelli energivori e che comportano il rilascio di sottoprodotti chimici;
• deforestazione e consumo del suolo, a seguito di dell'urbanizzazione e la conversione di aree boschive in coltivazioni, dal momento che le foreste assorbono naturalmente il CO₂ dall'atmosfera;
• agricoltura e allevamenti, visto sono fonti di emissioni di metano (un potente gas serra) e di ossido nitroso in grado di contribuire al riscaldamento globale;
• trasporti e riscaldamento urbano, dal momento che entrambi consumano grandi quantità di energia, spesso proveniente da combustibili fossili.

Affrontare efficacemente il cambiamento climatico richiede azioni coordinate per ridurre le emissioni da tutte queste fonti, migliorare l'efficienza energetica, sviluppare tecnologie a basse emissioni di carbonio e promuovere pratiche sostenibili nell'agricoltura e nell'uso del suolo.

Come si raggiunge il Net Zero e il ruolo delle aziende

Il percorso verso il Net Zero si articola in diverse strategie: dalla riduzione delle emissioni all’efficienza energetica, passando per la cattura e stoccaggio del carbonio emesso nei processi industriali impedendone il rilascio nell'atmosfera e la compensazione delle emissioni, attraverso la riforestazione o l’investimento in progetti di energia rinnovabile.

Diventa chiaro, quindi, a questo punto, che le aziende giocano un ruolo cruciale nel perseguimento di questo risultato.

Sono diversi i modi in cui possono contribuire. Fra i più importanti:

• adozione di strategie di sostenibilità nelle loro attività quotidiane, riducendo l'uso di energia, minimizzando gli sprechi e adottando pratiche di produzione più green;
• investimenti in innovazione tecnologica e in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie in grado da ridurre l’impatto ambientale di prodotti e processi;
• rendicontazione non finanziaria attraverso cui monitorare le emissioni prodotte e stabilire obiettivi chiari e misurabili per ridurle;
• collaborazioni e partenariati finalizzati a condividere best practice e sviluppare soluzioni comuni per uno sviluppo sostenibile;
• formazione e sensibilizzazione per promuovere la consapevolezza ambientale tra i dipendenti, i clienti e la supply chain in grado di favorire comportamenti più sostenibili.

Il raggiungimento del Net Zero è una sfida globale che richiede l'impegno di tutti. Le aziende sono in una posizione cruciale per guidare questo cambiamento e possono contribuire in modo significativo a costruire un futuro più sostenibile.

Il loro impegno verso l’ambiente e la collettività ha, tra l’altro, un impatto positivo sulle aziende stesse. Un'attenzione maggiore alle proprie emissioni comporta, infatti, benefici significativi sia a livello economico, si pensi alla riduzione dei costi energetici conseguente all’efficientamento o al risparmio derivante da non incorrere in eventuali multe e sanzioni per chi non rispetta normative green.

Oltre all’aspetto economico, è bene ricordare i vantaggi AML e compliance: l’impegno verso la sostenibilità migliora l'immagine aziendale e accresce la fiducia dei consumatori, sempre più attenti alle questioni ambientali.

Non solo, le imprese più attive nella transizione green attirano investitori e dunque capitali, inoltre attraggono professionisti di talento sul mercato del lavoro.

A livello di catena di approvvigionamento, investire in pratiche sostenibili può diminuire la dipendenza da risorse vulnerabili al cambiamento climatico, migliorando così la continuità aziendale.

Infine, affrontare le sfide ambientali stimola l'innovazione all'interno dell'azienda e lo sviluppo di tecnologie, processi più efficienti e nuovi prodotti accrescono la competitività dell'azienda nel lungo termine.

In conclusione, adottare standard e percorsi che tendano alla neutralità carbonica  non solo contribuisce agli sforzi globali per mitigare il cambiamento climatico, ma offre anche vantaggi tangibili all'azienda stessa, migliorando la sua sostenibilità economica, compliance e competitiva nel mercato globale.

CRIBIS a sostegno delle PMI nella transizione ecologica

Consapevole dell’importanza della transizione green e da sempre impegnata nel promuovere trasparenza, collaborazione e sostenibilità, CRIBIS ha pensato a una serie di soluzioni proprio per supportare le imprese in questo percorso verso uno sviluppo sostenibile, senza dimenticare l’intera supply chain.

Con le soluzioni CRIBIS per la sostenibilità è possibile:

• raccogliere informazioni precise e verificabili su come l’azienda si posiziona rispetto ai diversi indicatori di performance ESG, indirizzando investimenti e futuri interventi;
• verificare e ottimizzare il grado di sostenibilità della supply chain grazie ad una valutazione dei fornitori coerente con le normative internazionali;
• ridisegnare il processo di gestione dell’Albo Fornitori, prevenendo rischi AML e operativi;
• accreditare la filiera verso il mercato favorendone l’appetibilità nei confronti di investitori e istituti di credito;
• ottenere un vantaggio competitivo rispetto ai competitor, dimostrando quanto le proprie politiche di procurement siano coerenti con i principi ESG;
• monitorare l’evoluzione sostenibile nel tempo.

Siamo al fianco di chi si prende cura del pianeta.