Finanza Agevolata e Fintech

Il nuovo regime de minimis approvato dall’UE: cosa cambia e le opportunità per le PMI

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Approvato dalla Commissione Europea il nuovo regolamento de minimis. Quali sono le nuove soglie di aiuti, e quali le nuove opportunità per le PMI?

 

La Direttiva europea 2775/2023, in vigore dal 24 dicembre 2023, prevede importanti novità per le micro, piccole e medie imprese dell’UE, introducendo nuovi criteri dimensionali allo scopo di adeguare al contesto economico, caratterizzato da un’alta inflazione, i limiti finanziari per la classificazione delle imprese. Modifiche, queste, che consentiranno alle imprese di continuare a beneficiare delle agevolazioni e delle opportunità di finanza agevolata riservate alle PMI.

 


Classificazione delle imprese: i nuovi limiti per le PMI

Negli ultimi anni l’inflazione è cresciuta rapidamente e gli effetti si vedono anche nei bilanci e nei libri contabili delle aziende, dove gli importi sono lievitati proprio in virtù di un aumento dei prezzi che incide su fatturato, costi, ricavi e volume d’affari.

Per rientrare nella categoria aziendale Micro, Piccola o Media è necessario dimostrare di non superare una certa soglia di fatturato totale, ricavi complessivi e numero di dipendenti. Con l’incremento repentino dell’inflazione, le aziende poco sotto i limiti prefissati hanno dunque corso il rischio di non poter più contare sulle condizioni e i benefici garantiti alla propria categoria.

Per evitare che questo accada, l’UE ha previsto un adeguamento dei limiti. In particolare:

  • per le microimprese il fatturato totale è stato aumentato da 350 mila a 450 mila euro e i ricavi da 700mila a 900mila euro;
  • per le piccole imprese il fatturato totale è stato portato da 4 milioni a 5 milioni di euro per i ricavi da 8 a 10 milioni;
  • per le medie imprese, il fatturato totale passa da 20 milioni a 25 milioni di euro, mentre i ricavi vanno da 40 milioni a 50 milioni.

Le motivazioni di questo cambiamento si leggono proprio nella direttiva dove viene specificato che in considerazione dell’elevata inflazione registrata nel 2021 e nel 2022 sono stati rivisti i criteri dimensionali monetari atti a determinare la categoria di un’impresa.

A conferma della necessità di adeguare le soglie, i dati Eurostat mostrano come dal 1° gennaio 2013 al 31 marzo 2023, l’inflazione cumulata si sia attestata al 24,3 % nella zona euro e al 27,2 % nell’intera Unione. Per questo, la Commissione europea ha ritenuto di dover andare a rettificare le soglie aumentandole del 25% e arrotondandole per approssimazione.

 

 

Gli effetti dell’aumento del massimale degli aiuti de minimis

L’aumento delle soglie di fatturato e ricavi consente alle micro e PMI di mantenere la stessa qualifica, accedendo così anche alle misure di finanza agevolata destinate proprio queste categorie.

Un intervento importante se si considera il periodo storico caratterizzato da una maggiore difficoltà da parte delle imprese nell’accedere al credito, dal momento che i tassi sono cresciuti e le istituzioni finanziarie accordano finanziamenti a fronte di maggiori garanzie.

Un altro intervento importante dal punto di vista della possibilità di usufruire delle condizioni favorevoli previste dai bandi di finanza agevolata è l’aumento del massimale degli aiuti de minimis.

 

 

Cos’è il regime de minimis: il significato

Per aiuti de minimis si intendono quei sostegni finanziari di piccola entità e non distorsivi della concorrenza sul mercato, concessi da istituzioni pubbliche a imprese o organizzazioni, esentati dall’obbligo di notifica alla Commissione Europea.

Rientrano in questa categoria il trasferimento di risorse statali e i vantaggi economici, di tipo diretto o indiretto, come:

  • sussidi diretti
  • esenzioni fiscali
  • prestiti a tasso agevolato
  • garanzie o indennità a condizioni favorevoli
  • Cancellazione
  • storno o conversione di debiti
  • sostegno all’esportazione
  • altri

 

 

Regime de minimis: cosa cambia dal 2024 

Il nuovo regolamento adottato dalla Commissione Europea prevede che, a partire dal 1° gennaio 2024, gli aiuti de minimis che un’impresa può ricevere in tre anni fiscali salga da 200.000 euro a 300.000 euro

Per i servizi di interesse economico generale, il limite è stato aumentato da 500.000 euro a 750.000 euro. Restano confermate le soglie di 100 mila euro per le imprese operanti nel settore del trasporto merci su strada per conto terzi e di 15 mila euro per quelle dell’agricoltura.

I nuovi importi resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2026.

L’implementazione di un registro centrale per gli aiuti de minimis, sempre prevista dal nuovo regolamento, semplificherà inoltre l’accesso a questi fondi.

 

 

Il nuovo massimale del regime de minimis a sostegno delle PMI

L’aumento del massimale degli aiuti de minimis è dunque un’iniziativa che va a sostegno delle PMI, in quanto si traduce in una maggiore possibilità di accesso a finanziamenti e agevolazioni che si potranno poi trasformare in risorse da investire in innovazione, ricerca, sviluppo e crescita.

In conclusione, la Comunità europea, consapevole della complicata situazione in cui si trovano le imprese di dimensioni più contenute, per via dell’aumento dell’inflazione, è intervenuta in modo concreto e pratico modificando limiti e massimali.

Ora che crescono i timori di una stagnazione economica, le istituzioni dovranno continuare a sostenere e investire nella crescita di quello che, soprattutto in Italia, è il vero motore dell’economia.

Luca Greco
L'AUTORE
Luca Greco

Sales Innovation Director, Cribis

Dopo un’esperienza ventennale nel B2B sales, nella quale ha ottenuto importanti risultati accrescendo il valore di alcuni clienti strategici attraverso l’implementazione di progetti complessi in ambito credit management, supply chain e sales acceleration, ha avviato un nuovo percorso professionale assumendo il ruolo di Sales Innovation Director. Nel nuovo ruolo coordina un Team multitasking che si occupa di supportare e formare le reti di vendita, di garantire lo sviluppo di alcuni mercati verticali e di assistere i clienti nell’adoption dei servizi per aumentare il loro grado di consapevolezza e di soddisfazione. Appassionato lettore di saggi di storia, geopolitica e romanzi declina questa passione nei viaggi in luoghi con grande impatto naturalistico e/o ricchi di contenuti storici.

Sales Innovation Director, Cribis

Dopo un’esperienza ventennale nel B2B sales, nella quale ha ottenuto importanti risultati accrescendo il valore di alcuni clienti strategici attraverso l’implementazione di progetti complessi in ambito credit management, supply chain e sales acceleration, ha avviato un nuovo percorso professionale assumendo il ruolo di Sales Innovation Director. Nel nuovo ruolo coordina un Team multitasking che si occupa di supportare e formare le reti di vendita, di garantire lo sviluppo di alcuni mercati verticali e di assistere i clienti nell’adoption dei servizi per aumentare il loro grado di consapevolezza e di soddisfazione. Appassionato lettore di saggi di storia, geopolitica e romanzi declina questa passione nei viaggi in luoghi con grande impatto naturalistico e/o ricchi di contenuti storici.

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