Sostenibilità

Obiettivo 12 agenda 2030: consumo e produzione responsabile. Quanto siamo lontani dal raggiungerlo?

Uso Sostenibile Della Terra

Il 12° obiettivo di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 persegue il consumo e una produzione sostenibili: ma a che punto siamo per il suo raggiungimento?

Era il 25 settembre 2015 quando i 193 Paesi aderenti all’ONU sottoscrivevano l’Agenda 2030, un documento programmatico composto da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals o SDGs) che tracciava la strada verso una crescita in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale equa e responsabile. Un impegno in capo a nazioni, imprese e cittadini che si è tradotto in azioni concrete in vista dei traguardi da raggiungere nel 2030.

I recenti eventi che hanno travolto il mondo, dall’emergenza pandemica alla guerra in Ucraina con il conseguente rialzo dei prezzi, hanno rappresentato un ostacolo nella corsa verso la sostenibilità, ma hanno anche evidenziato la necessità di uno sviluppo davvero sostenibile.

Sostenibilità e responsabilità nelle scelte vanno di pari passo. Non c’è dunque da stupirsi se nell’Agenda 2030 il dodicesimo obiettivo parla esplicitamente di “Consumi e produzione responsabili” al fine di garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo. Un obiettivo quindi che si rivolge in particolare (ma non solo) al tessuto produttivo imprenditoriale.

Per arrivare a un modello sostenibile di produzione e consumo, sono stati stabiliti dei target di riferimento e indicati degli strumenti di attuazione.

 

I traguardi dell’obiettivo 12

I target identificati per raggiungere il dodicesimo obiettivo sono:

  • Dare attuazione al quadro decennale di programmi sul consumo e la produzione sostenibile, con la collaborazione di tutti i paesi e con l’iniziativa dei paesi sviluppati, tenendo conto del grado di sviluppo e delle capacità dei paesi in via di sviluppo;
  • Entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l'uso efficiente delle risorse naturali;
  • Entro il 2030, dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e fornitura, comprese le perdite post-raccolto;
  • Entro il 2020, ottenere la gestione ecocompatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti in tutto il loro ciclo di vita, in accordo con i quadri internazionali concordati, e ridurre significativamente il loro rilascio in aria, acqua e suolo, al fine di minimizzare i loro effetti negativi sulla salute umana e l'ambiente;
  • Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e il riutilizzo;
  • Incoraggiare le imprese, soprattutto le aziende di grandi dimensioni e transnazionali, ad adottare pratiche sostenibili e integrare le informazioni sulla sostenibilità nelle loro relazioni periodiche;
  • Promuovere pratiche in materia di appalti pubblici che siano sostenibili, in accordo con le politiche e le priorità nazionali;
  • Entro il 2030, fare in modo che le persone abbiano in tutto il mondo le informazioni rilevanti e la consapevolezza in tema di sviluppo sostenibile e stili di vita in armonia con la natura.

 

Come raggiungere l’obiettivo 12? Gli strumenti necessari

Gli strumenti di attuazione necessari per raggiungere il dodicesimo Goal dello sviluppo sostenibile sono:

  • Sostenere i paesi in via di sviluppo a rafforzare la loro capacità scientifica e tecnologica in modo da andare verso modelli più sostenibili di consumo e di produzione;
  • Sviluppare e applicare strumenti per monitorare gli impatti di sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali;
  • Razionalizzare i sussidi ai combustibili fossili inefficienti che incoraggiano lo spreco, eliminando le distorsioni del mercato, a seconda delle circostanze nazionali, anche attraverso la ristrutturazione fiscale e la graduale eliminazione di quelle sovvenzioni dannose, ove esistenti, in modo da riflettere il loro impatto ambientale, tenendo pienamente conto delle esigenze specifiche e delle condizioni dei paesi in via di sviluppo e riducendo al minimo i possibili effetti negativi sul loro sviluppo in un modo che protegga le comunità povere e quelle colpite.

 

 

Modelli sostenibili di produzione e consumo: a che punto siamo in Italia?

L’Istat, che annualmente analizza i progressi del nostro Paese nel raggiungimento dei 17 SDGs, nel Report pubblicato nell’agosto del 2021 (realizzato su dati del 2019/2020), per quanto riguarda il dodicesimo obiettivo di sviluppo sostenibile - Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo - ha così sintetizzato la situazione italiana:

  • Nell’ultimo quinquennio, i progressi nel contenimento del consumo di materia che hanno caratterizzato l’Italia a partire dal 2010, consentendo alla nostra economia guadagni di efficienza nei processi produttivi, segnano una battuta d’arresto. Nel 2019, il consumo di materia (CMI) per unità di Pil è stabile rispetto al biennio 2017-2018 (0,28 tonnellate per 1.000 euro).
  • Nonostante la progressiva stabilizzazione, nel 2019, l’Italia risulta tra i Paesi dell’Unione Europea con il più basso CMI, sia per abitante sia per unità di Pil, guadagnando la prima posizione nella graduatoria pro capite e la quarta posizione in quella rispetto al Pil.
  • Il 2019 conferma il lieve incremento della produzione di rifiuti urbani per abitante già registrato nell’anno precedente (+2,0% nel 2018 e +1% nel 2019). Tuttavia, si segnalano avanzamenti nei processi di gestione dei rifiuti e di riconversione in nuove risorse.
  • Il tasso di utilizzo circolare dei materiali segnala un miglioramento delle performance italiane superiore al profilo medio Ue27, sia nell’ultimo decennio, sia nell’ultimo anno, portando il nostro Paese al quarto posto nella graduatoria europea.
  • In aumento, nel 2019, anche la percentuale di riciclaggio (+2,5 punti percentuali) e la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani (+3,1 p.p.). Si segnalano, tuttavia, difficoltà in relazione alle importanti disparità territoriali della raccolta differenziata, che comunque, nel 2019, si mantiene al di sotto degli obiettivi di legge.

 

C’è ancora tanto da fare per raggiungere l’obiettivo 12 dell’Agenda 2030

L’analisi dell’Istat evidenzia come tanto si sia fatto ma anche come tanto ci sia ancora da fare per il raggiungimento del dodicesimo obiettivo di sviluppo sostenibile. I fondi del PNRR da destinare alla transizione ecologica saranno un valido aiuto per compiere ulteriori passi in avanti. Una maggiore sensibilità dei consumatori nel compiere scelte più responsabili, accompagnata da un forte impegno ESG delle aziende, saranno i veri motori della rivoluzione green.

Riuscirà l’Italia a raggiungere il dodicesimo obiettivo entro il 2030? Un segnale importante che può dare il tessuto imprenditoriale italiano è quello di produrre bilanci di sostenibilità per analizzare quanto fatto finora e da usare come bussola per il futuro.

 

Massimiliano Solari, Direttore Generale CRIBIS

Solari
L'AUTORE
Massimiliano Solari

Direttore Generale, CRIBIS

Entra in CRIBIS nel 2014 come Direttore Commerciale e Marketing e, dal 2018, ricopre anche la funzione di Direttore Generale.
Da oltre trent’anni si occupa di vendite e marketing e, nella sua esperienza, ha gestito progetti e team di natura e dimensioni diverse, raggiungendo obiettivi ambiziosi grazie al lavoro di squadra portato avanti con i tanti professionisti con i quali ha lavorato.
In CRIBIS coordina e gestisce le attività della rete commerciale e del dipartimento di marketing, prestando sempre attenzione alle richieste e ai feedback del team, con l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi condivisi nel massimo dell’efficienza. Inoltre, lavora a stretto contatto con il CEO nel management del business della società.

Direttore Generale, CRIBIS

Entra in CRIBIS nel 2014 come Direttore Commerciale e Marketing e, dal 2018, ricopre anche la funzione di Direttore Generale.
Da oltre trent’anni si occupa di vendite e marketing e, nella sua esperienza, ha gestito progetti e team di natura e dimensioni diverse, raggiungendo obiettivi ambiziosi grazie al lavoro di squadra portato avanti con i tanti professionisti con i quali ha lavorato.
In CRIBIS coordina e gestisce le attività della rete commerciale e del dipartimento di marketing, prestando sempre attenzione alle richieste e ai feedback del team, con l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi condivisi nel massimo dell’efficienza. Inoltre, lavora a stretto contatto con il CEO nel management del business della società.

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