Supply Chain Compliance
Quali sono i principali rischi connessi alla supply chain e come affrontarli
La catena di approvvigionamento gioca un ruolo cruciale per la continuità del business, ma è soggetta a potenziali rischi. Scopri quali e come affrontarli!
Il Covid-19 e i conflitti internazionali degli ultimi anni hanno messo in luce quanto la continuità delle catene di approvvigionamento giochi un ruolo fondamentale nella vita di un’azienda e dei consumatori. Al tempo stesso, in questi complessi anni, è emerso in modo chiaro quanto questa continuità possa essere minacciata.
Eventi straordinari come quelli citati possono infatti comportare interruzioni e mal funzionamenti in quell’articolato microcosmo che è la supply chain, con inevitabili ripercussioni in una società iperconnessa e globalizzata come quella in cui viviamo. Del resto, ogni azienda non può essere considerata come una realtà a sé stante ma è parte di un ecosistema in cui ogni elemento, dal reperimento delle materie prime alla produzione e consegna del prodotto finito, è strategicamente indispensabile. Basta che un solo ingranaggio sia compromesso per creare disagi lungo tutta la filiera.
Viene dunque spontaneo chiedersi quali siano i rischi che pesano sulla continuità della supply chain e come affrontarli. Un tema estremamente attuale e complesso che inizieremo ad affrontare facendo una prima distinzione:
- rischi esterni alla supply chain
- rischi interni alla supply chain
I rischi esterni che possono compromettere la supply chain
Rientrano in questa categoria le minacce che arrivano da terze parti ed eventi esterni all’azienda. I più comuni rischi esterni che possono costituire una minaccia per il corretto funzionamento della supply chain sono:
- Rischio di fornitura, legato all’impossibilità di reperire le materie prime utili alla realizzazione di prodotti finiti e che può essere determinato da disordini politici o economici, ma anche, come abbiamo visto, da pandemie globali e conflitti internazionali;
- Rischi ambientali, si pensi a eventi climatici drammatici come terremoti e inondazioni di entità tali da compromettere il normale funzionamento della catena di approvvigionamento;
- Rischi informatici, in un mondo sempre più digitale e connesso il cyber-crime sta diventando sempre più frequente e complesso da contrastare;
- Rischi logistici, in cui rientrano problemi di navigazione, scioperi e criticità nel trasporto marittimo, via aria o terra e chiusure di rotte strategiche;
- Rischio di domanda, quando la domanda di un certo prodotto è tale da non riuscire a essere soddisfatta dall’offerta;
- Rischi organizzativi, relativi a imprevisti che riguardano i partner commerciali e ne compromettono l’attività o rendono difficile la relazione con gli stessi
I rischi interni che possono minacciare la supply chain
I rischi interni alla supply chain e che possono comprometterne il funzionamento sono invece quelli causati da fattori sotto il controllo dell’organizzazione.
I principali sono:
- Rischi di produzione, a causa di una ridotta efficienza ed efficacia delle aree operative aziendali che comportano ritardi nella produzione e nelle consegne;
- Rischi di pianificazione, causate da previsioni e valutazioni imprecise;
- Rischi di vulnerabilità, correlati alla mancanza di un adeguato piano di emergenza, di cui un’azienda dovrebbe disporre per far fronte a una momentanea interruzione della catena di approvvigionamento.
Supply chain e risultati aziendali in numeri
La supply chain è un aspetto cruciale per qualsiasi azienda e ha un importante impatto sull’operatività e sui risultati aziendali.
Secondo le statistiche sulla supply chain riportate nel Gitnuz Marketdata Report 2024, oltre l’80% delle aziende ha subito un’interruzione della catena di fornitura negli ultimi anni. Si stima che tali interruzioni comportino un aumento del 3-5% delle spese e una diminuzione del 7% delle vendite.
Di contro, il 79% delle aziende con catene di approvvigionamento ad alte prestazioni ottiene una crescita dei ricavi superiore alla media del settore e le imprese con alta digitalizzazione della catena di fornitura presentano costi operativi inferiori del 20% e un EBIT maggiore dell’11%.
Percentuali che non lasciano dubbi: una gestione ottimale della supply chain è determinante sul successo di un’impresa.
Come gestire i rischi della supply chain
La gestione dei rischi di filiera è tutt’altro che banale, ma ci sono degli accorgimenti che possono rivelarsi davvero preziosi. Abbiamo identificato quattro aree di intervento su cui è bene che le aziende concentrino i propri sforzi:
- Innovazione tecnologica
- Valutazione dei fornitori
- Diversificazione dei partner e dei mercati
- Contrasto dei rischi informatici
Innovazione tecnologica
La tecnologia rappresenta un valido alleato nel fronteggiare rischi interni ed esterni. Dotarsi di software in grado di gestire i vari passaggi lungo la catena del valore e il ciclo di vita dei prodotti, ma anche fare previsioni sulla domanda, automatizzare e monitorare tutte le fasi operative è strategico.
Valutazione dei fornitori
La selezione dei fornitori deve necessariamente passare da una rigida valutazione di aspetti ormai indispensabili come l’adesione alla compliance e l’attenzione ai fattori ESG. Al tempo stesso è fondamentale monitorare nel tempo le prestazioni dei partner commerciali, oltre al livello di affidabilità operativa, solidità finanziaria e abitudini di pagamento.
Diversificazione dei partner e dei mercati
Ridurre la dipendenza da un singolo partner commerciale o da specifici mercati permette di preservare la continuità aziendale. Per questo motivo l’ampliamento del portfolio fornitori e dei clienti, fatto in modo oculato, rappresenta un’opportunità da non trascurare.
Contrasto dei rischi informatici
Investimenti in cybersecurity oggi sono fondamentali per identificare le minacce informatiche precocemente e proteggersi da potenziali attacchi capaci di compromettere il corretto funzionamento della supply chain e, più in generale, dell’operatività aziendale.
Una supply chain efficiente è fondamentale per la continuità aziendale
In una fase storica contrassegnata dalla cosiddetta permacrisi, ovvero un periodo caratterizzato da incertezza e instabilità costanti, una filiera efficiente è determinante per permettere una regolare attività aziendale e la realizzazione di margini in grado di garantire la crescita del business nel breve, medio e lungo termine.
L’adeguamento tecnologico dei processi si rivela un aspetto indispensabile nella gestione dei rischi di supply chain, come anche il poter disporre di dati e informazioni che permettano di prendere le decisioni più adeguate alle necessità del momento.
Dalla compliance alla sostenibilità, passando per l’internazionalizzazione e la scelta dei partner commerciali, nulla può essere lasciato al caso o valutato con leggerezza.
Prima lo si comprende, prima ci si attrezza per affrontare le sfide, sempre più complesse, che il futuro riserverà.
L'AUTORE
Luca Greco
Sales Innovation Director, Cribis
Dopo un’esperienza ventennale nel B2B sales, nella quale ha ottenuto importanti risultati accrescendo il valore di alcuni clienti strategici attraverso l’implementazione di progetti complessi in ambito credit management, supply chain e sales acceleration, ha avviato un nuovo percorso professionale assumendo il ruolo di Sales Innovation Director. Nel nuovo ruolo coordina un Team multitasking che si occupa di supportare e formare le reti di vendita, di garantire lo sviluppo di alcuni mercati verticali e di assistere i clienti nell’adoption dei servizi per aumentare il loro grado di consapevolezza e di soddisfazione. Appassionato lettore di saggi di storia, geopolitica e romanzi declina questa passione nei viaggi in luoghi con grande impatto naturalistico e/o ricchi di contenuti storici.
Sales Innovation Director, Cribis
Dopo un’esperienza ventennale nel B2B sales, nella quale ha ottenuto importanti risultati accrescendo il valore di alcuni clienti strategici attraverso l’implementazione di progetti complessi in ambito credit management, supply chain e sales acceleration, ha avviato un nuovo percorso professionale assumendo il ruolo di Sales Innovation Director. Nel nuovo ruolo coordina un Team multitasking che si occupa di supportare e formare le reti di vendita, di garantire lo sviluppo di alcuni mercati verticali e di assistere i clienti nell’adoption dei servizi per aumentare il loro grado di consapevolezza e di soddisfazione. Appassionato lettore di saggi di storia, geopolitica e romanzi declina questa passione nei viaggi in luoghi con grande impatto naturalistico e/o ricchi di contenuti storici.
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