Il settore cinema in Italia reagisce alla pandemia e torna a crescere

Fortemente penalizzato dal periodo del Covid, il settore cinematografico italiano recupera in termini di incassi e spettatori, anche grazie al sostegno del Ministero della Cultura. Vediamo insieme i numeri del comparto.

Cinema italiano: numeri in ripresa

In base ai dati di Cinetel relativi agli incassi del settore cinema, rilasciati a fine dicembre 2022, in Italia lo scorso anno al box office sono stati incassati 306.622.567 euro, registrando un numero di presenze in sala pari a 44.535.891.

Numeri migliori rispetto al 2021, anche per via del fatto che, a causa del contenimento pandemico, i cinema italiani hanno riaperto solo a partire dal 26 aprile 2021. Non c’è da sorprendersi dunque se la crescita degli incassi e delle presenze del 2022 sul 2021 è stata rispettivamente dell’81% e del 79,6%, pur restando sotto i livelli pre-Covid.

In estate presenze record nelle sale italiane

Dati decisamente entusiasmanti si registrano nell’estate del 2023, grazie all’iniziativa "Cinema Revolution", la campagna estiva del Ministero della Cultura, che ha reso i film italiani ed europei accessibili al pubblico a soli 3,50 euro nel periodo 16 giugno-16 settembre.

Sono infatti particolarmente brillanti i numeri Cinetel presentati in occasione della Mostra del Cinema di Venezia (30 agosto - 9 settembre 2023) con ben 13 milioni di presenze nelle sale cinematografiche italiane registrate durante il periodo 11 giugno - 27 agosto 2023 con un aumento del +13,6% delle presenze e del 21,8% degli incassi rispetto allo stesso periodo del 2019.

Con il +40% delle presenze rispetto alle estati del triennio 2017/2019, la stagione estiva 2023 è stata per i cinema italiani una delle migliori in assoluto. A trainare i numeri ci hanno pensato i film in cartellone, in particolare due pellicole molto attese come Barbie di Greta Gerwig e Oppenheimer di Christopher Nolan.

Le caratteristiche dell’industria cinematografica italiana

Attraverso i dati contenuti nella piattaforma Margò è possibile andare a fare un’analisi approfondita del settore cinematografico italiano che può essere suddiviso, in base alle attività svolte, in:

• Produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi (rappresenta il 74,3% dell’intero comparto)
• Proiezione cinematografica (14%)
• Post-produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi (7,7%)
• Distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi (3,3%)
• Produzione, post-produzione e distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi (0,7%)

Considerando la forma giuridica, si tratta di realtà costituite come:

• Società di capitali (57,1%)
• Imprese individuali (28,8%)
• Società di persone (8%)
• Altre forme (6,1%)

Roma capitale del cinema italiano

Roma si conferma la capitale del cinema italiano. Considerando infatti la distribuzione delle imprese del settore, le regioni che vantano una maggiore presenza di realtà operanti nel comparto sono il Lazio (27,5%) e la Lombardia (18%). Le restanti regioni seguono a grande distanza.

Buoni i dati dell’industria cinematografica italiana relativi agli ultimi anni, con un fatturato complessivo delle attività analizzate passato da 3.396.891.721 euro nel 2020 a 4.207.987.875 euro nel 2021, e il numero dei dipendenti salito da 53.202 nel 2021 a 59.362 nel 2022.

Segni di forte ripresa per il cinema italiano

Dopo anni particolarmente complessi per via del Covid e la concorrenza di Netflix, Sky Cinema, Amazon Video e altre piattaforme per la visione di film e serie TV, il settore cinematografico italiano mostra rincuoranti segni di ripresa. 

L’iniziativa del Ministero della Cultura e una stagione estiva particolarmente ricca di film di grande richiamo hanno contribuito in modo determinante al recupero, per questo per trarre delle conclusioni sullo stato di salute del cinema italiano bisognerà aspettare e guardare all’andamento dei prossimi anni.

Nel frattempo, è auspicabile che il Governo continui a investire e sostenere il settore del cinema con campagne mirate.