Internazionalizzazione
Settore oreficeria italiano, esportazioni in crescita anche nel 2022 anche se a ritmi più contenuti
Un’analisi del settore orafo-argentiero-gioielliero italiano, con un focus sulle esportazioni e sulle opportunità del comparto.
Il settore orafo-argentiero-gioielliero italiano si conferma un settore molto apprezzato anche oltre i confini nazionali. In base ai dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria Moda per FEDERORAFI, le esportazioni nei primi sette mesi del 2022 sfiorano infatti il +30%.
Numeri buoni per l’oreficeria italiana: in crescita le esportazioni
Nei primi 7 mesi del 2022 l’export del settore dell'oreficeria ha registrato un aumento del +29,7% rispetto all’analogo periodo del 2021. Nello specifico, sono stati venduti fuori dai confini nazionali beni per 5,8 miliardi di euro (+1,3 miliardi). Anche considerando le quantità esportate espresse in KG si registra nel complesso un +38,5% sul 2021.
Il comparto non solo è in crescita ma ha recuperato e superato il 2019. Il raffronto con la situazione pre-pandemia vede, infatti, i livelli attuali superiori di ben il 42% rispetto a quelli del gennaio-luglio 2019.
L’analisi dell’export per Paese di destinazione mostra come crescono i flussi verso l’Unione Europea (+37,2% su gennaio-luglio 2021), come anche quelli extra UE (+27,3%), che coprono quasi 3/4 delle vendite estere del settore. Gli Stati Uniti (+18,2% sui primi 7 mesi 2021) sono in cima alla classifica dei mercati di sbocco. Seguono la Svizzera, gli Emirati Arabi e la Francia.
Il saldo commerciale del settore orafo italiano
Venendo al saldo commerciale, il settore dell’oreficeria ha superato, nei primi 7 mesi 2022, i 4,5 miliardi di euro: una cifra record, superiore del +32,8% rispetto a quanto realizzato nello stesso periodo del 2021. Tra i settori che compongono il Tessile, Moda e Accessorio italiano è il secondo più elevato, dopo quello del Tessile-Abbigliamento (pari a 5,1 miliardi nei primi 7 mesi).
Dove sono localizzate le aziende del settore oreficeria in Italia?
Dove si trovano le aziende del comparto orafo e che attività svolgono? Lo abbiamo chiesto a Margò, che ci ha fornito la classifica delle regioni in cui si concentra il maggior numero di imprese.
Sul podio troviamo:
- Campania (13,1%)
- Lombardia (12,5%)
- Toscana (11,6%)
Le forme legali più adottate sono:
- Impresa individuale 53,1%
- Società di capitali 26,3%
- Società di persone 20,5%
Quanto all’attività praticata, il settore si suddivide in:
- Commercio al dettaglio di orologi e articoli di gioielleria e argenteria (56,1%)
- Fabbricazione di oggetti di gioielleria ed oreficeria in metalli preziosi o rivestiti di metalli preziosi (30,8%)
- Commercio all'ingrosso di orologi e di gioielleria (13,1%)
Il fatturato del settore oreficeria
Se la crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria si è fatta sentire anche nel settore orafo, va notato come nel 2021 le aziende del segmento abbiano non solo recuperato ma superato i livelli pre-Covid.
Basta considerare l’andamento del fatturato:
- 11.754.693.004 euro nel 2019
- 9.628.629.618 euro nel 2020
- 13.151.922.054 nel 2021
Non solo, dal 2020 il numero dei dipendenti non ha fatto altro che crescere:
- 33.883 nel 2020
- 35.904 nel 2021
- 36.752 nel 2022
Internazionalizzazione: un’opportunità da sfruttare
Alla luce del buon andamento delle esportazioni, sorprende che solo il 4% delle aziende del settore oreficeria abbiano uno score di internazionalizzazione alto, contro il 48,1% con score basso.
Proprio a sostegno delle imprese interessate ad ampliare il proprio business all’estero, è nato CRIBIS EXPORT, in grado di accompagnare le aziende nell’intero processo di internazionalizzazione, fornendo informazioni su oltre 500 milioni di clienti, distributori e importatori esteri.
Con le informazioni giuste, puntare a nuovi mercati e trovare i partner commerciali più affidabili e competenti all’estero, l’internazionalizzazione diventa davvero un’opportunità da non perdere.
L'AUTORE
Niccolò Zuffetti
Marketing Manager, Cribis
Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.
Marketing Manager, Cribis
Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.
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