Settore tecnologico italiano: l’andamento del comparto tra dati e trend futuri

Smartphone e prodotti tecnologici sono fra gli oggetti più desiderati e acquistati dagli italiani. Dopo un 2021 da record, anche il 2022 vede un +0,7% di vendite nei primi cinque mesi dell'anno (+18,7% rispetto al 2019), in base ai dati del Retail Panel di Gfk, anche se si avvertono dei segnali di rallentamento.

Gli incrementi più consistenti negli acquisti relativamente al settore della tecnologia sono stati registrati su decoder (+248%) e televisori (+31,6%), trainati dallo switch off verso il nuovo digitale terrestre, mentre l’elettronica di consumo segna nel suo complesso un +30,9%.

L'andamento del settore della tecnologia

Questo, nel dettaglio, l’andamento a inizio 2023 del settore tecnologia per i diversi comparti in base alle rilevazioni del Retail Panel di Gfk:

• Grandi elettrodomestici -0,5%
• Piccoli elettrodomestici -0,8%
• Telefonia +0,7%
• Information technology e Office -14,5%
• Photo +3,4%
• Home comfort +25,6%
  
  

Da notare il fatto che la telefonia vale da sola il 34% del mercato, segno che gli smartphone continuano a essere particolarmente amati dagli italiani.

Lombardia la regione più tech d'Italia

In base ai dati della piattaforma Margò di CRIBIS è possibile andare a vedere dove le aziende che operano nel settore tecnologico si posizionano geograficamente.

Fra le regioni con maggior numero di imprese tech, la Lombardia svetta rispetto al resto d’Italia:

• Lombardia 22,4%
• Lazio 12,8%
• Campania 9,8%

Di cosa si occupano le aziende del settore tecnologico italiano?

Le aziende tech analizzate lavorano per lo più nei seguenti ambiti:

• Produzione di software 31,47%
• Consulenza nel settore delle tecnologie dell'informatica 15,84%
• Altre attività dei servizi connessi alle tecnologie dell'informatica 8,97%
• Commercio all'ingrosso di computer, apparecchiature informatiche periferiche e di software 7,16%
• Commercio al dettaglio di apparecchiature per le telecomunicazioni e la telefonia in esercizi specializzati 7,07%
• Commercio al dettaglio di computer, unità periferiche, software e attrezzature per ufficio in esercizi specializzati 6,75%
• Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici 6,45%

Quanto invece alla forma giuridica, si tratta di Società di capitali nel 54,8% dei casi, mentre le Imprese individuali sono il 34,4% e le Società di Persone il 10,5%.

Un futuro sempre più tech e digital

Con la spinta all’innovazione e alla digitalizzazione conseguente alla crisi pandemica, anche in un anno complesso come il 2020 il settore della tecnologia ha visto aumentare il fatturato, passando da 99.238.930.412 euro nel 2019 a 105.165.927.892 euro nel 2020.

Al tempo stesso i dipendenti sono aumentati da 412.043 nel 2019 a 432.669 nel 2020, con un’ulteriore crescita a quota 467.647 nel 2021.

Nei prossimi anni c’è da aspettarsi un ulteriore sviluppo di tutto ciò che riguarda la tecnologia, che in particolare giocherà un ruolo fondamentale nell’ammodernamento delle imprese.

Basti pensare che delle risorse stanziate nel PNRR una buona parte (circa 40,32 miliardi) andrà proprio a finanziare la Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”.

E, dunque, in questo periodo di grande incertezza, l’unica sicurezza che abbiamo è che il futuro sarà sempre più digital e tech.

Niccolò Zuffetti, Marketing Manager CRIBIS