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Settore telecomunicazioni: ricavi in calo per gli operatori TLC, ma cresce il volume di traffico dati
Un'analisi del settore delle telecomunicazioni in Italia, tra ricavi in calo nel 2022 e la crescita del volume di traffico dati. Scopri tutti i dati.
Nel 2022 i ricavi degli operatori delle telecomunicazioni in Italia sono stati pari a 27,1 miliardi (-0,8 miliardi rispetto al 2021). È quanto emerge dal Rapporto sulla filiera delle Telecomunicazioni in Italia 2023 presentato a novembre 2023 da Asstel-Assotelecomunicazioni ed elaborato in collaborazione con gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano.
Una situazione anomala, quella italiana, basti pensare che in Francia i ricavi sono cresciuti del 2% e in Germania dell’1%.
Ricavi delle telecomunicazioni in contrazione a causa di costi e investimenti
Fra i motivi della diminuzione dei ricavi per le telecomunicazioni c’è l’aumento dei costi operativi, saliti dell’1% nel 2022, a causa principalmente dell'andamento dell'inflazione e dell’aumento dei costi energetici.
Da notare inoltre il calo dei prezzi dei servizi di comunicazione, scesi tra il 2021 e il 2022 in Italia del -1,4%, contro una media europea del -0,4%. Considerando il periodo dicembre 2012-dicembre 2022 la riduzione è stata addirittura del -34%.
In tutto questo gli investimenti del comparto sono stati pari a 7 miliardi, con un'incidenza del 26% sui ricavi totali degli operatori TLC. Investimenti che hanno fatto sì che il saldo di cassa per la prima volta sia stato negativo (-3,8 miliardi di euro).
A pesare sui risultati 2022, oltre a ricavi in contrazione, costi in aumento e investimenti ingenti, è stata infine la maxi-rata da 4,5 mld di euro pagata per le frequenze 5G.
Di contro, nel 2022 continuano a crescere i volumi di traffico dati da rete fissa (+10%) e da rete mobile (+31%). Negli ultimi tre anni, il valore del traffico dati mobili è quasi triplicato (+184%) mentre quello fisso è aumentato del 93%.
In crescita altri segmenti della filiera delle telecomunicazioni
I numeri 2022 sono invece stati decisamente positivi in altri segmenti della filiera delle TLC:
- aziende per la realizzazione e gestione di torriper le comunicazioni, ricavi 2,2 miliardi di euro (+16% rispetto al 2021)
- fornitori di apparati di rete, 4,3 miliardidi euro (+9%)
- vendita dei terminali, 5,6 miliardidi euro (+2%)
- customer management 2,1 miliardi (stabile)
Alla luce delle criticità vissute dal settore, come si presenta il vasto mondo delle telecomunicazioni all’appuntamento con la rivoluzione digitale e la diffusione dell’intelligenza artificiale in atto? Lo abbiamo chiesto a Margò.
Settore telecomunicazioni: fatturato in crescita, addetti in calo
Andando ad analizzare il settore delle telecomunicazioni nel suo complesso, prendendo in esame dagli internet point ai servizi di telecomunicazione, accesso internet e trasmissione dati, dalle telecomunicazioni fisse a quelle mobili e satellitari, passando per altre attività connesse, balza immediatamente all’attenzione la concentrazione delle aziende di questo segmento in poche regioni:
- Lombardia 16,1%
- Lazio 16%
- Campania 13,5%
- Sicilia 13,1%
Altrove la concentrazione non raggiunge il 6%.
Le Imprese individuali sono il 50,4%, mentre le Società di capitali il 41% e le Società di persone l’8%.
Il fatturato (diverso dai ricavi di cui si parlava sopra dal momento che rappresenta il volume d’affari totale, mentre i ricavi riguardano le entrate realmente registrate) è in costante crescita dal 2020 al 2022:
- 159.657.646 € nel 2020
- 384.321.141 € nel 2021
- 908.480.926 € nel 2022
Il numero di addetti del settore, invece, è in graduale diminuzione negli ultimi anni:
- 310 nel 2021
- 182 nel 2022
- 634 nel 2023
Numeri che raccontano di un mercato in profonda trasformazione e alle prese con la transizione digitale che vedrà le telecomunicazioni sempre più protagoniste.
Il ruolo centrale delle telecomunicazioni nella trasformazione digitale
La filiera delle TLC è strategica nel processo di innovazione del Paese. Anzi, si può dire che è stata, è e sarà l’abilitatore della trasformazione digitale, attraverso la connettività e lo sviluppo di servizi smart pensati per rispondere alle esigenze di persone, imprese e istituzioni.
Decisive anche nello sviluppo e nella diffusione dell’intelligenza artificiale nel sistema produttivo nazionale, come sottolineato dal Presidente Asstel, Massimo Sarmi, le imprese della filiera telecomunicazioni dovranno agire lungo due direzioni: da un lato saranno chiamate a sviluppare tecnologie e piattaforme abilitanti per sistemi basati sull’AI in ambito industriale, dall’altro utilizzeranno esse stesse al proprio interno delle tecnologie AI per migliorare i propri processi aziendali.
Insomma, per essere il motore dell’innovazione dovranno essere l’emblema stesso dell’innovazione e non c’è motivo di dubitare che le aziende TLC italiane saranno pronte a cogliere le sfide e le opportunità che questo implica.
L'AUTORE
Niccolò Zuffetti
Marketing Manager, Cribis
Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.
Marketing Manager, Cribis
Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.
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