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L’andamento dell’industria dei videogiochi in Italia: a che punto è il settore?
Un’analisi dell’andamento dell’industria dei videogiochi in Italia nel 2022. Scopri tutti i dati sul comparto!
I videogiochi hanno assunto nel tempo sempre più importanza nella vita di bambini, giovani e adulti, tanto che il 12 settembre è stato istituito il “Videogames Day”. Un’industria, quella dei videogiochi, sempre più rilevante anche in Italia.
Videogames: 14,2 milioni di videogiocatori in Italia nel 2022
In base all’ultimo rapporto annuale di IIDEA (Italian Interactive & Digital Entertainment Association), associazione di categoria dell'industria dei videogiochi, il giro d'affari italiano relativo alla produzione di videogiochi nel 2022 è stato di 2,2 miliardi di euro.
Ma qual è l’identikit del giocatore di videogiochi tipo? I 14,2 milioni di videogiocatori in Italia hanno fra i 6 e i 64 anni. Di questi ben l’80,9% dei videogiocatori supera i 18 anni, mentre il 19,1% ha un’età tra i 6 e i 17 anni. L’età media dei giocatori è di 29,8 anni e le donne rappresentano il 42%.
I dati dell’industria dei videogiochi
Tra le piattaforme preferite per giocare ai videogiochi, i dispositivi mobile sono i più diffusi (69,7%), seguiti da console (45,8%) e PC (38%). Quanto al tempo di gioco, la media è di 7,52 ore settimanali.
Il fatturato generato dalle sole imprese di produzione dei videogiochi si aggira nel 2022 tra i 130 e i 150 milioni di euro (+30% rispetto al 2021). Il 77% del fatturato deriva dal mercato B2C (+9%). Per il 75% dei developer italiani il PC è la piattaforma preferita di sviluppo, seguono mobile (50%) e console (40%).
I principali mercati di destinazione della produzione italiana di videogames sono l’Europa (43%) e il Nord America (40%).
Per quanto riguarda gli addetti alla produzione, i professionisti passano dai 1.600 del 2021 ai 2.400 del 2022, con l’83% che ha meno di 36 anni, mentre uno su quattro è donna.
La Lombardia la regione con più realtà del settore videogiochi
Ampliando lo sguardo oltre le sola produzione di videogame e considerando anche realtà che si occupano di edizione di software, di giochi per il computer e di software a pacchetto, in base all’analisi Margò, la Lombardia (22,6%) e il Lazio (16,7%) sono le regioni con una maggiore concentrazione di imprese del comparto.
Queste attività sono nel 79,2% dei casi costituite come Società di capitali, nel 15,7% come Imprese individuali, nel 4,4% come Società di persone.
Software e videogiochi: un business in crescita
A prova del fatto che il settore è in espansione, il fatturato complessivo del settore preso in esame è progressivamente aumentato negli ultimi anni:
- 619.864.203 euro nel 2019
- 689.398.860 euro nel 2020
- 775.160.551 euro nel 2021
In costante aumento anche il numero di addetti:
- 4.147 nel 2020
- 4.592 nel 2021
- 4.857 nel 2022
Innovazione, digitalizzazione e internazionalizzazione: a che punto è il settore videogiochi?
Viste le caratteristiche dell’industria dei videogiochi, non dovrebbe sorprendere che nel 65,5% dei casi lo score di innovazione delle imprese del settore rientri in un range che va dal medio all’alto. Quanto alla digital attitude, è alta o medio-alta nel 37,6% dei casi. Percentuali che scendono però se si considera lo score di internazionalizzazione (alto sono per il 4,3%).
Con ben 49,86 miliardi di fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), destinati a quella che viene definita la prima missione e che riguarda “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura”, possiamo aspettarci un’ulteriore espansione del settore e chissà che l’Italia non riuscirà con il tempo a ritagliarsi una posizione di primo piano anche in questo fiorente mercato.
L'AUTORE
Niccolò Zuffetti
Marketing Manager, Cribis
Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.
Marketing Manager, Cribis
Marketing Manager di CRIBIS, sin dall’inizio della carriera professionale si è dedicato al coordinamento di progetti di supporto decisionale per la valutazione del merito creditizio, gestione della clientela e ampliamento del business per grandi aziende italiane e per il mercato B2B. Oggi coordina le attività di Marketing e Telemarketing.
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