Sostenibilità

Sostenibilità e rispetto dei principi ESG nelle PMI italiane

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La sostenibilità è un elemento imprescindibile all’interno delle aziende. Scopri come prosegue il percorso verso uno sviluppo sostenibile delle PMI italiane.

La sostenibilità entra sempre più nelle decisioni strategiche del tessuto imprenditoriale italiano, composto in gran parte da PMI. Ma come sta proseguendo il percorso verso uno sviluppo sostenibile delle piccole e medie imprese italiane?

 

Sostenibilità e criteri ESG sono una priorità per le PMI italiane

 

In base ai dati dell’Osservatorio sulle prospettive delle PMI in Italia “Sostenibilità ed ecosistemi virtuosi per rafforzare il Made in Italy” di Deloitte Private, realizzato su un campione di 300 aziende italiane di piccole e medie dimensioni, risulta che per otto PMI su dieci la sostenibilità è una priorità.

Dalla survey, realizzata nei mesi di marzo e aprile 2023, è emerso, in particolare, che il 73% delle PMI intervistate crede che il rafforzamento delle sinergie e il rispetto dei parametri ESG (Environmental, Social, Governance) siano un asset che consentirà alle imprese di valorizzare ulteriormente il Made in Italy, e il 79% è convinto che essere virtuosi sotto il profilo della sostenibilità consenta di preservare maggiormente il proprio valore nel tempo, grazie soprattutto alla capacità di adattarsi con rapidità ai cambiamenti ambientali, sociali ed economici.

Non sorprende quindi che i due terzi delle PMI italiane intervistate attribuiscano grande importanza a tutti e tre i fattori ESG, anche se successivamente, chiamate a indicare dove ricada l’attenzione nell’operatività, emerge che viene data priorità alle componenti Social (38%) e Environmental (33%), rispetto alla Governance (22%).

 

L’impegno delle PMI a livello ambientale (E)

 

Andando ad analizzare nello specifico quanto fatto nei tre ambiti, emerge che a livello ambientale il 41% delle PMI coinvolte nell’indagine di Deloitte afferma di aver attuato almeno un’attività su questo fronte, in particolare in merito all’implementazione dell’economia circolare (52%) e della finanza sostenibile (48%).

 

L’impegno delle PMI a livello sociale (S)

 

Anche sul fattore sociale (S), il 44% riporta almeno un’azione che si è tradotta nello specifico in iniziative ad impatto sociale e di supporto alle comunità locali (nel 44% dei casi) e in programmi di sviluppo della forza lavoro (42%).

 

L’impegno delle PMI a livello di governance (G)

Per quanto concerne il profilo di governance (G), il 36% ha implementato o ha intenzione di attuare iniziative sulla condotta etica e la trasparenza del reporting.

 

L’importanza di una filiera sostenibile per le PMI

 

Un aspetto particolarmente interessante del report Deloitte è il fatto che sempre più aziende credono nell’importanza di appartenere a un’intera filiera attenta ai criteri ESG.

Far parte di un raggruppamento di imprese virtuose in termini di sostenibilità, in grado quindi di garantire determinati standard qualitativi e in ambito ESG, è ritenuto cruciale dal 74% delle aziende intervistate e per circa un’azienda su tre appartenere a un ecosistema sensibile alla sostenibilità permette di potenziare il proprio grado di competitività e aumentare le quote di mercato (29%).

Non a caso, più della metà delle PMI intervistate (55%) dichiara di appartenere già a una filiera normata da specifici protocolli e certificazioni di qualità.

In quest’ottica, il 76% delle aziende ritiene necessario richiedere ai fornitori specifici standard in termini ESG. Del resto, sono gli stakeholder stessi, clienti e partner finanziari in primis, a richiedere un maggiore impegno verso uno sviluppo sostenibile alle aziende.

L’attenzione alla sostenibilità si concretizza anche nella selezione di fornitori e clienti con le proprie scelte strategiche. Non a caso, dal report emerge che più di un’impresa su quattro dichiara di raccogliere informazioni commerciali sui propri partner in merito a qualità dei processi, attenzione ai fattori ESG e solidità finanziaria.

Applicare i criteri ESG è vantaggioso per le PMI italiane

Le aziende italiane stanno dimostrando di aver capito l’importanza di considerare i fattori ESG nella loro operatività e nelle loro decisioni.

I vantaggi di questa scelta sono, del resto, numerosi:

  • aumenta la possibilità di ricevere finanziamenti,
  • facilita l’accesso al credito,
  • permette di partecipare a dei bandi di finanza agevolata dedicati,
  • contribuisce in modo determinante alla reputazione aziendale e quindi al posizionamento nei confronti dei clienti, degli investitori e in genere di tutti gli stakeholder.

In tutto questo, la valutazione ESG dei fornitori e il poter dimostrare il proprio impegno per la sostenibilità diventano due attività fondamentali.

A questo scopo è nato Synesgy, il primo network mondiale dedicato al mondo ESG che ha l’obiettivo di incrementare consapevolezza e trasparenza nei processi delle filiere produttive.

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Marco Preti
L'AUTORE
Marco Preti

CEO, Cribis

Amministratore delegato di CRIBIS da più di dieci anni, dal 2020 è anche Direttore Generale della business unit CRIF dedicata alla Business Information & BPO e Amministratore Delegato di CRIBIS Credit Management.
Da diversi anni ricopre ruoli internazionali all’interno del Gruppo. È presidente del CdA CRIF per la Giordania, la Turchia e gli Emirati Arabi Uniti e fa parte del Consiglio di Amministrazione CRIF in Polonia e Bürgel. Inoltre, fa parte del Consiglio di Amministrazione della società di consulenza Credit Data Research Italia e di Workinvoice, la piattaforma specializzata nella cessione del credito per le PMI.

CEO, Cribis

Amministratore delegato di CRIBIS da più di dieci anni, dal 2020 è anche Direttore Generale della business unit CRIF dedicata alla Business Information & BPO e Amministratore Delegato di CRIBIS Credit Management.
Da diversi anni ricopre ruoli internazionali all’interno del Gruppo. È presidente del CdA CRIF per la Giordania, la Turchia e gli Emirati Arabi Uniti e fa parte del Consiglio di Amministrazione CRIF in Polonia e Bürgel. Inoltre, fa parte del Consiglio di Amministrazione della società di consulenza Credit Data Research Italia e di Workinvoice, la piattaforma specializzata nella cessione del credito per le PMI.

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